Assessore Castronovi sul lavoratore dello stabilimento ArcelorMittal licenziato

Condividi

Un lavoratore dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto, accusato di aver realizzato e diffuso un video di un collega rimasto bloccato sul tetto delle coperture dei parchi minerali in costruzione, è stato licenziato.
«È un’azione grave quella che compie il gestore dello stabilimento – ha dichiarato il vicesindaco Paolo Castronovi – , perché mettendo da parte la presunta legittimità della misura, è un chiaro segnale di come qualsiasi segnalazione che riguardi sicurezza e ambiente debba cessare, gravata dalla minaccia più o meno velata di licenziamento.
Senza entrare a fondo nel merito del provvedimento, che potrebbe anche esser privo di presupposti poiché il dipendente licenziato non avrebbe nemmeno girato il video, resta lo stupore per la tempestività con la quale ArcelorMittal ha compiuto i suoi approfondimenti, colpendo con precisione un lavoratore che, se fosse vero, ha semplicemente documentato il rischio corso da un suo collega.
Siamo alla colpevolizzazione della solidarietà.
Una deriva inaccettabile che conferma quanto sosteniamo da settimane: quella fabbrica non garantisce più alcun vantaggio al territorio e alle persone. Se è proibito preoccuparsi della sicurezza e della salute, denunciare un rischio di qualsiasi natura, o segnalare anomalie le cui conseguenze potrebbero abbattersi sui lavoratori e sui cittadini, allora l’amministrazione Melucci è fieramente al fianco di questo lavoratore.
Salute e sicurezza non sono diritti negoziabili, nemmeno per salvaguardare un’immagine che è già offuscata dall’inaccettabile disinteresse per il territorio che ArcelorMittal coltiva da mesi. Per questo la nostra solidarietà va al lavoratore colpito da questo drastico provvedimento e a tutti i lavoratori che ogni giorno, di fronte ai rischi e alle anomalie dello stabilimento, provano coraggiosamente a fare il proprio dovere».

Condividi

Lilli D'amicis

Lilli D’Amicis - giornalista - Arcangela Chimenti D’Amicis, così risulta all’anagrafe di Grottaglie, dove è nata e dal 2010 risiede, dopo un’assenza di quasi 20 anni, ma tutti la conoscono come Lilli D’Amicis, giornalista senza peli sulla lingua, dal 1984 esercita una delle professioni più affascinanti, il giornalismo appunto, un’attività che principia come corrispondente al Corriere del giorno di Taranto, grazie al quale, nel 1986, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Puglia e da allora comincia una fitta attività in giro per l’Italia, ricoprendo vari ruoli sempre nell’ambito della comunicazione giornalistica. Ha collaborato nei Tg di Videolevante di Taranto, Retepuglia, Trcb e Puglia Tv tutte emittenti del brindisino. A Puglia tv realizza il primo tg fatto dai bambini delle scuole elementari di Brindisi, un successo ed una novità che la portò a Sanremo, in una Convegno nazionale ACLI per parlare di questo singolare esperimento.Poi trasferitasi al nord, a La Spezia, ha iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Astro tv ed Uno Tv, nella prima ha realizzato e condotto programmi di approfondimento giornalistico, nella seconda invece ha ricoperto l’incarico di capo redattore, redigendo e conducendo Tg e programmi di approfondimento.A Roma ha collaborato a Il Tempo, redazione cronaca e poi spettacoli. Tornata in Puglia a Brindisi, è entrata a far parte della redazione giornalistica di Ciccio Riccio fm, dove realizzava 7 radio notiziari al giorno, e contemporaneamente teneva due rubriche di spettacolo, sul Corriere del Giorno di Taranto, da lei ideate “Radioascoltando” e “Televisionando”.Nel 1997 fonda un giornale cittadino, il mensile di varia informazione, ZOOM, tutto a colori, formato poket, con una tiratura di 2000 copie, con vendite che hanno toccato le 1500 copie, naturalmente oltre ad editore era anche direttore. Zoom fu all’epoca il primo giornale cartaceo ad avere un sito internet: www.zoomonline.it. Nel 2001 è costretta a chiudere il suo amato Zoom, dove si sono formati alcuni ragazzi, oggi giornalisti locali di talento, la chiusura fu dovuta anche a un furto nella redazione che mise in ginocchio le già magre risorse finanziarie del giornale.Dal 1998 firma le testate giornalistiche dell’emittente radiofonica “Ciccio riccio” e “Disco box”. Dal 2006 è addetto stampa di un Senatore di Puglia e dal 2000 fornisce il servizio di uffici stampa politici. Nel marzo del 2011 fonda un nuovo giornale, ma questa volta è solo on line: www.oraquadra.info e dal 2004 ha un blog di successo: www.tuttoilresto-noia.blogspot.com , già nel titolo è una leggenda, firme di studiosi ed intellettuali locali contribuiscono alla redazione di questo blog che conta una media di 1200 visitatori al giorno.Ha conseguito la maturità scientifica e diploma magistrale, non è riuscita a laurearsi perché il suo tempo oltre che dal lavoro giornalistico è stato impiegato a crescere i suoi due meravigliosi figli, avuti in giovanissima età e ai quali non ha voluto mai far mancare l’affetto del padre, suo marito Oreste, ufficiale della Marina Militare in carriera, sempre in giro per il mondo e lei appresso a lui con Michela oggi giovane avvocato e Giovanni pilota di aerei e istruttore piloti di linea.

Lascia un commento