Fuggiano (Idea): Le strutture sanitarie pugliesi ancora troppo carenti di strumenti ed attrezzature necessarie per gli operatori e per i pazienti
La tensione generale è stata notevolmente incrementata, a seguito di linee guida, disposte dal Presidente Emiliano, che impongono (per ragioni di “privacy”, afferma lo stesso) il divieto alle strutture di ricovero Covid-19 di dare informazioni ai sindaci, attinenti le generalità e le condizioni dei pazienti.
Giustamente, non si sono fatte attendere le numerose disapprovazioni dei primi cittadini, che reclamano informazioni utili per la corretta organizzazione del territorio.
Se da un lato bisognerebbe colmare diverse lacune di una gestione regionale inefficiente, dall’altro è opportuno elogiare associazioni di volontariato, parrocchie, e tanti cittadini che in silenzio si offrono per portare sollievo a chi versa in condizioni critiche .
Nei comuni della provincia di Taranto, la situazione è particolarmente gravosa.
La sanificazione dell’ospedale di Castellaneta è stata avviata da poco, dopo le reiterare richieste dei sindaci del territorio, mai ascoltati da Emiliano.
L’emergenza si è innescata, purtroppo, in un contesto sanitario già fortemente compromesso, che soffre la mancanza di unità di rianimazioni , esponendo i pazienti a rischi rilevanti.
Nella provincia jonica sono solo tre le postazioni di pronto soccorso attualmente funzionanti, per non parlare delle liste d’attesa che dilatano a dismisura.
Si potrebbe proseguire ancora a lungo, ma ciò che mi preme, allo stato attuale, è che si possa colmare, con massima tempestività, i tanti limiti della nostra sanità, martoriata abbondantemente.
Molteplici sono, infatti, le strutture che potenzialmente potrebbero essere adibite a centri Covid-19, come Mottola, presa in considerazione e attivata solo da poco.
Non intendo cercare i colpevoli di queste situazioni, però esorto fermamente la Regione ad intervenire sulle cospicui carenze che affliggono la nostra provincia.

Direzione nazionale Idea