Lidi balneari, Forza Italia: “La montagna ha partorito il topolino”
“La montagna ha partorito il topolino: la tanto annunciata ordinanza del presidente Emiliano sui lidi balneari si limita a consentire interventi di manutenzione degli stabilimenti e l’adozione di misure di contrasto al contagio da Coronavirus. Non una parola da parte del presidente sulla proroga delle concessioni al 2033, non una parola su forme di sostegno alle imprese per una stagione che parte irrimediabilmente compromessa. Domanda: Emiliano è consapevole che nessuna banca, solo per fare un esempio, darebbe un prestito ad un gestore che ha la concessione in scadenza a dicembre 2020? Come Fi Puglia, nei giorni scorsi, abbiamo incontrato “virtualmente”, in video conferenza, i gestori dei lidi e le loro associazioni nazionali di categorie, recependo le loro preoccupazioni e le loro istanze. Abbiamo fatto da “megafono”, tanto da provocare il risveglio dal letargo del nostro presidente, con richieste concrete e legittime del settore e oggi prendiamo atto che il governo pugliese abbia inteso dar seguito solo alla possibilità di attrezzare le strutture per tempo e adeguarle alla necessità di contenere la diffusione del virus anche in spiaggia. Manca tanto altro ancora, basta leggere l’ordinanza del Presidente della Liguria Toti: un provvedimento -quello sì!- che specifica nel dettaglio tutte le attività consentite. Dalle istallazioni e gli allestimenti stagionali, i ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge, le opere minori (come quelle per cui è richiesta solo la Cila) ed altre. Tutte ordinatamente elencate per offrire chiarezza e consentire agli imprenditori di operare senza dubbi. Era una delle questioni su cui avevamo puntato più i riflettori e peraltro l’ordinanza del presidente è ombrosa: non è chiaro quali siano le misure che i gestori devono adottare e non si fornisce alcuna indicazione nemmeno su questo, anche se sarebbe doverosa: le imprese devono fare investimenti per adeguare le strutture e non possono farlo senza una linea precisa. Nemmeno la questione della rimozione delle strutture ha trovato un fiato nel provvedimento della Regione, ma anche questo faceva parte della “lista” di criticità stigmatizzate dagli imprenditori turistici-balneari. In sostanza, un provvedimento frettoloso, senza visione e senza una prospettiva per un settore rilevantissimo in una Regione che, come la Puglia, vanta 850 km di costa e un indotto turistico che produce lavoro e ricchezza per la nostra comunità”.
Questa nota è condivisa con il commissario ed il vice commissario di Forza Italia Puglia