Fase2, FDI: “Emiliano scongiuri i danni della ripartenza”
Concordiamo con il capo della task force sanitaria della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, quando afferma che non può essere l’indice R0 a infondere tranquillità nell’approcciarci alla Fase 2 dell’emergenza COVID poiché R0 si è abbassato di molto proprio grazie alle misure di lockdown e, in una fase 2 non controllata, R0 potrebbe salire per la ripresa della diffusione del virus. Il prof. Lopalco nel suo intervento di oggi su Medical Facts suggerisce di porre attenzione ad almeno altri 4 o 5 indicatori da analizzare e cioè: ‘Quanti tamponi per 1.000 abitanti si riesce a fare in una settimana? Quanti tamponi sul totale risultano positivi? Qual è la quota di casi di Covid-19 registrati dal sistema di sorveglianza di cui non si conosce l’origine? Quanti focolai di trasmissione (catene di contagio) sono ancora aperti? Qual è la quota di casi Covid-19 che giungono alla segnalazione per la prima volta come ‘casi gravi’? Esiste un sistema di sorveglianza di ‘tosse e febbre’ diffusa sul territorio attraverso pediatri di famiglia e medici di medicina generale che segnali precocemente eventuali focolai epidemici? Esiste un sistema di allerta che in tutti gli ospedali del territorio sia in grado di segnalare un eccesso di ricoveri di malattia respiratoria acuta grave?’.
Ora: considerato il grande impegno che il prof. Lopalco sta profondendo in Puglia con immensa professionalità, chiediamo al presidente Michele Emiliano: la Puglia è attrezzata per il controllo di tali parametri e in quale modo? Perché non si sfugge: la Fase 2 non può essere ritardata, non si può morire di COVID19 e neanche di fame o di altre patologie che il restare in casa comporta. Ed Emiliano dica con chiarezza se la Puglia è pronta a tutelare la collettività dal rischio di una ripresa della diffusione del virus e ad assicurare l’avvio della Fase 2 controllando i parametri suggeriti da prof. Lopalco al quale Fratelli d’Italia esprime gratitudine per il servizio reso alla Puglia e ai pugliesi.