Tamponi a operatori sanitari, FDI: “Sbaglia la Regione che blocca ASL e Policlinico che li fanno”
La Regione stoppa i tamponi che alcune Asl e il Policlinico di Bari stanno effettuando a tappeto e ciclicamente ai propri operatori sanitari e lo fa con una circolare che non condividiamo nel merito e nei toni, convinti come siamo che i tamponi non solo non vanno centellinati ma se il problema è l’imbuto dei laboratori che effettuano le analisi e allora riteniamo che vada al più presto potenziata la rete dei laboratori. Entrambe le richieste (più tamponi e più laboratori) sono state fin dall’inizio le nostre richiese!
La Puglia è una delle Regioni che fa meno tamponi e di contro ha il più alto tasso di mortalità grezzo tra le Regioni del Sud, proprio perché ritarda la presa in carico dei soggetti positivi: ovvero i malati arrivano in condizioni gravissime in ospedale perché il tempo che intercorre dall’esordio dei sintomi al risultato finale dei tamponi passano molti giorni per colpa di una disorganizzazione generale che ha badato più ad allestire ospedali per la cura che a fare diagnosi precoce con isolamento domiciliare con tamponi negli operatori sanitari nelle forze di polizia e nelle RSA. I direttori generali sono datori di lavoro e sono tenuti ad assicurare la salute dei propri lavoratori perciò fanno bene ad effettuare tamponi visto che i luoghi di cura in Puglia si sono trasformati in luoghi di contagio e abbiamo il dovere di invertire la rotta.
Chi parla, poi, di spreco di risorse riferendosi ai tamponi lo fa a sproposito e senza guardare a quanta spesa viene, invece, impiegata nella riconversione degli ospedali. Inoltre fare ragionamenti da ‘ragioniere’ quando si deve fare prevenzione è sbagliato: bisogna evitare ricoveri da COVID che richiedono cure molto più costose e allestimento di posti letto su posti letto e perdite di vite umane. La Puglia è in ritardo proprio su questo, lo diciamo da sempre e oggi a sottolineare l’inadeguatezza di Emiliano anche la Fondazione GIMBE che ha dato della Puglia un giudizio severo.