Sud in Movimento: Ancora una volta assistiamo ad uno scippo al nostro territorio
Apprendiamo dagli organi di stampa con sconcerto quello che, se confermato, si configurerebbe come un vero e proprio scippo per il nostro territorio: l’impiego, per la giusta e opportuna manovra di contrasto alla crisi che verrà varata dalla Regione, dei fondi inizialmente destinati per la regionale 8 Talsano-Avetrana.
L’opera, nonostante il progetto definitivo sia stato approvato dalla Provincia nell’ormai giurassico 1988, non ha ancora visto la luce, impedendo di fatto di decongestionare la nostra litoranea. La volontà di attingere da quel capitolo di spesa ci sembra un segnale non incoraggiante nei confronti del nostro territorio, che vedrebbe ulteriormente ridimensionate le proprie possibilità di rilancio e sviluppo.
La provincia di Taranto, infatti, si ritrova nel 2020 ad avere, da una parte all’altra della sua costa, infrastrutture di collegamento ferme al dopo guerra, con un’opera di viabilità interna di fatto mai iniziata e una litoranea che cade letteralmente a picco nel mare. Alle preoccupazioni per l’imminente avvio della stagione estiva probabilmente condizionata dal mantenimento delle misure di distanziamento sociale, vanno quindi aggiunte quelle per l’ennesima estate caratterizzata da una litoranea congestionata, trafficata da mattina a notte, inquinata dalle emissioni e dai rumori delle auto; da parcheggi selvaggi sulle dune, da servizi per i turisti inesistenti o nella migliore delle ipotesi fatiscenti.
Ma a tutto questo, vi è da aggiungere l’altra grande opera incompiuta a cavallo tra Taranto e Lecce: la Bradanico-Salentina. Un’altra arteria fondamentale che, insieme alla Regionale-8, potrebbero dare in parte un senso a tutte le promesse di uno sviluppo alternativo alla grande industria fatte per il capoluogo Jonico e la sua provincia.
Anche per questa opera l’attesa supera ormai i trenta anni e ci auguriamo vivamente che non vengano disattesi i proclami e gli annunci di questi mesi, che parlano di tre interventi in programma nei prossimi mesi (variante di San Pancrazio Salentino per 2,5 km, che procede più speditamente, mancando solo la chiusura dell’iter autorizzativo; lotto Sava-Manduria, in attesa di un pronunciamento delle conferenza di servizi e di un bando che si spera arrivi entro la fine dell’anno; variante di Guagnano, la cui fase progettuale è purtroppo ancora alle prime fasi).
Il nostro territorio non può e non deve essere penalizzato.
Chiediamo alla Regione e quindi al Presidente Michele Emiliano di chiarire la vicenda e di lavorare alacremente per consegnare alla nostra provincia infrastrutture degne di un Paese civile e che siano compatibili con un modello di sviluppo alternativo e sostenibile.