Audizione del Direttore generale dell’ASL di Bari Antonio Sanguedolce
Su richiesta del consigliere Ignazio Zullo la III Commissione presieduta da Pino Romano ha ascoltato il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, su tre questioni poste dall’esponente del Gruppo FDI:
-criticità riscontrate in relazione alla mancanza di figure professionali, quali i direttori di Strutture complesse ma anche figure professionali non dirigenziali chiamate a svolgere le mansioni di caposala o coordinatori di servizio;
– ritardi nell’erogazione dei presidi protesici alle persone con disabilità;
– criticità che afferiscono l’Ospedale della Murgia.
Il direttore generale Sanguedolce ha spiegato che circa la questione della carenza di figure apicali la Asl ha bandito nel secondo semestre del 2019, ben 30 concorsi, ma ha avuto difficoltà nella formazione delle commissioni, spesso perché i medici convocati hanno rifiutato per vai motivi. “Siamo riusciti a completare otto commissioni su 30, inclusi due concorsi su Altamura per ortopedici e psichiatri” – ha detto il direttore generale della Asl.
Sangurdolce ha ricordato il momento di difficoltà dovuto al Covid che ha stressato tutto il sistema sanitario. “Da un po’ abbiamo ripreso ad occuparci anche di altri problemi, rispetto all’emergenza ed abbiamo deciso, per espletare i concorsi, di attivare la modalità della videoconferenza. Stiamo cercando di recuperare il tempo perso” – ha sottolineato Sanguedolce.
Per quanto riguarda gli incarichi agli ex coordinatori la Asl, Sanguedolce ha spiegato che si sta procedendo alla riorganizzazione e revisione del sistema, “anche in questo caso il Covid ha giocato un ruolo determinante dal punto di vista della velocizzazione delle procedure, speriamo entro la fine di maggio di risolvere anche questa questione degli incarichi di funzione”.
Il consigliere Zullo per quanto riguardai ritardi segnalati nell’erogazione dei presidi protesici ha chiesto se fosse possibile superare la procedura delle gare, per accelerare i tempi. Ma Sanguedolce ha spiegato che la Asl è obbligata a seguire queste procedure e che, comunque il tema è all’attenzione della Asl.
Altro argomento il mammografo all’ospedale Perinei di Altamura.
Sanguedolce ha sottolineato che hanno deciso di attribuire il mammografo capace di effettuare le biopsie all’ospedale Di Venere piuttosto che al Perinei di Altamura, perché nel primo il personale è già in possesso delle competenze per utilizzare quel tipo di strumentazione.
“Il Di Venere sta diventando una eccellenza in questo senso ma cè l’impegno di professionalizzare anche il personale del Perinei di Altamura in modo da poterlo dotare di strumentazioni pù all’avanguardia per effettuare le biopsie” – ha detto Sanguedolce.
Per quanto riguarda la emodinamica è già tutto pronto dal punto di vista strutturale Sono state completate tutte le opere stiamo cercando di coprire la carenza di cardiologi e siamo proprio agli ultimi step con l’assunzione di 5 emodinamisti.