Covid 19 – organizzazione del lavoro del personale (nota n° 417 del 29.05 u.s.) – richiesta urgente di chiarimenti e di incontro
Le scriventi OO.SS., in riferimento alla nota in oggetto, rilevano quanto segue. In primo luogo, siamo rimasti alquanto “straniti” dalla decisione di procedere ad una rimodulazione dell’organizzazione del personale amministrativo senza un confronto con le OO.SS:, così come previsto dal Protocollo sottoscritto dal Ministro della Pubblica Amministrazione e Cgil, Cisl e Uil il 3 aprile e dalla circolare n° 2/2020 della Funzione Pubblica. Tanto più che abbiamo appreso dai mezzi di informazione che, invece, tale confronto è stato realizzato con gli organismi rappresentativi dell’Avvocatura. Riteniamo che il personale amministrativo è soggetto necessario e indefettibile, tanto quanto gli avvocati, delle sorti della giustizia, anche e soprattutto quando trattasi di tutela della salute. Tanto più che in occasione dell’ultimo incontro propedeutico alla cd. “Fase 2”, nel corso del quale si erano stabilite misure fino al 31/05, ci si era lasciati con l’impegno di operare una verifica congiunta all’esito di tale periodo. Nulla di tutto cio;. ci siamo trovati di fronte ad un provvedimento che di fatto determina una apertura quasi totale.
Nel merito, rileviamo come, a tutt’oggi, le scriventi OO.SS., nonostante ne abbiano fatto richiesta in occasione dell’ultimo incontro, non hanno ancora ricevuto l’aggiornamento del DVR, né tantomeno sono a conoscenza della “analisi degli spazi di lavoro realizzata anche di intesa con RSPP e Medico Competente”. Condizione indispensabile per valutare l’avvenuto mutamento delle condizioni che garantiscano la compresenza di più persone negli spazi. Peraltro, non meno importante, è la considerazione che quanto più volte auspicato, vale a dire la intensificazione della pulizia, della sanificazione e igienizzazione dei locali (cfr. circolare Ministero della Giustizia del 02.05.20), è ben lungi dall’essere realizzata. Ciò se è già non accettabile in tempi normali, lo è meno in una fase critica come questa. E’ indubbio, che un maggiore afflusso di persone rende la situazione ancora più critica.
Inoltre, rileviamo come l’aumento delle attività giurisdizionali, giusto decreto del Presidente del Tribunale di Taranto del 29.05 u.s., non sia tale da giustificare il passaggio del lavoro in presenza del personale da n° 3 a n° 4 giorni. Certi, come siamo, che la tutela della salute di tutti gli operatori della giustizia sia un bene fondamentale, richiediamo di convocare con urgenza un incontro teso ad affrontare quanto sopra, in conformità a quanto previsto dal Protocollo suindicato. L’occasione propizia sarà la prevista convocazione del 11.06 p.v. per il FUA. Nelle more, richiediamo di procedere alla sospensione del ordine di servizio che ci occupa, al fine di affrontare con serenità le questioni.
Segreteria UILPA Taranto
Cosimo Sardelli e Cosimo Rizzo