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La terza sezione del Tar Puglia ha ulteriormente demolito la già fallimentare gestione della misura 4.1. A del Psr

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“La terza sezione del Tar Puglia con la sentenza odierna ha ulteriormente demolito la già fallimentare gestione della misura 4.1. A del Psr, e il tentativo di cambiare in corsa un bando che aveva già determinato una tempesta di ricorsi, apportando delle modifiche palesemente in violazione delle normative vigenti (nello specifico, attraverso una circolare operativa inerente la verifica della regolarità contributiva delle aziende interessate, non più all’atto di presentazione delle domande ma spostata a finanziamento ottenuto). Un ‘ritocchino’ che ha permesso a 114 aziende in precedenza escluse dalle graduatorie di usufruire dei contributi richiesti, per gran parte già spesi, e che ora andranno restituiti: ed è fin troppo facile prevedere un nuovo contenzioso che vedrà ancora una volta soccombere l’ente. E l’ennesimo, perenne stallo della più importante misura del Psr, con l’intero comparto agricolo intrappolato nelle sabbie mobili di un’amministrazione e un assessorato senza una guida, senza un orientamento, una prospettiva.

Un disastro che ha un nome e un cognome: Michele Emiliano, il principale responsabile, il fantasma pronto a materializzarsi negli studi televisivi e cercare di piazzare il suo prodotto, se stesso; e a scomparire quando si tratta di assumersi responsabilità e colpe (il compito principale dei dirigenti, che pure hanno il grave torto di avallare operazioni scriteriate e che i magistrati amministrativi mostrano nella loro evidente illegittimità, è diventato quello di trasformarsi e sacrificarsi in parafulmini). Se ci fosse un assessore operativo, le dimissioni sarebbero già state protocollate: ma siccome l’assessore è lo stesso Emiliano, basterà chiamare o aspettare la chiamata da parte di un’emittente e parlare d’altro. Lasciando nel frattempo morire l’agricoltura pugliese, ma è questo è soltanto un dettaglio per lui”. 

Nota dei consiglieri di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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