Covid19: bando per sostenere i piccoli comuni. In Puglia interessati 85 paesini
La PA supporta l’Italia nel delicato momento della ripartenza che deve trasformarsi in vero e proprio rilancio. E la Funzione pubblica fa la sua parte, con un ingente sforzo finanziario, in favore dei piccoli comuni, per consentire loro di agganciare il treno dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza, così da far avanzare in modo armonico tutto il sistema Paese. È stato infatti pubblicato l’avviso per una manifestazione di interesse a partecipare al progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni” che si inserisce nella strategia “Governance e Capacità Istituzionale”, su cui il Dipartimento della funzione pubblica ha stanziato ben 42 milioni di euro per interventi a sostegno proprio dei comuni con meno di 5.000 abitanti, già gravati da carenze finanziarie e di organico che si sono ulteriormente accentuate a causa del Covid-19. In Puglia ad esserne potenzialmente interessati sono 85 Comuni.
“Le risorse messe a disposizione serviranno per il potenziamento della qualità dei servizi rivolti a cittadini e imprese, attraverso la riorganizzazione in chiave digitale, l’aumento della trasparenza e l’accesso ai dati con riferimento alle politiche di open government – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Infrastrutture, Trasporti e Telecomunicazioni a Montecitorio – Ma anche alla riduzione dei tempi dei procedimenti e dei costi della regolazione, alla gestione del personale e organizzazione delle strutture amministrative, alla riscossione dei tributi anche attraverso l’utilizzo di nuove piattaforme digitali (Pago PA) nonché al potenziamento dello smart working , allo sviluppo delle competenze, dei modelli e dei format per gli acquisti e gli appalti pubblici e delle politiche territoriali per il miglioramento dell’efficienza organizzativa e dei processi amministrativi – prosegue Scagliusi (M5S) – Per partecipare, le Amministrazioni potranno inviare la propria adesione, in forma singola o aggregata, all’avviso che resterà aperto fino a settembre 2022, specificando il proprio fabbisogno. I Piani di intervento saranno, poi, valutati e finanziati dal Dipartimento della funzione pubblica fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le attività – conclude il parlamentare pugliese 5 Stelle – dovranno terminare entro e non oltre il 30 giugno 2023”.
L’avviso riguarda ben 85 Comuni in tutta la Puglia. Le zone maggiormente interessate saranno il leccese con 40 paesini (Muro Leccese, Andrano, Specchia, Salve, Uggiano La Chiesa, Supersano, Cursi, Arnesano, Sogliano Cavour, Castrignano de’ Greci, Carpignano Salentino, Spongano, Minervino di Lecce, San Pietro in Lama, Miggiano, Morciano di Leuca, Santa Cesarea Terme, Diso, Tiggiano, Castri di Lecce, Botrugno, Montesano Salentino, Caprarica di Lecce, Ortelle, Castro, Nociglia, Sternatia, Melpignano, San Cassiano, Giurdignano, Zollino, Seclì, Bagnolo del Salento, Patù, Cannole, Martignano, Surano, Sanarica, Palmariggi, Giuggianello) e il foggiano con 38 piccoli Comuni (Peschici, Ischitella, Carpino, Serracapriola, Deliceto, Rodi Garganico, Zapponeta, Bovino, Ordona, Candela, Biccari, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Accadia, Castelluccio dei Sauri, Rignano Garganico, Sant’Agata di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Casalvecchio di Puglia, Volturino, Chieuti, Celenza Valfortore, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Castelluccio V., Anzano di Puglia, Roseto Valfortore, Monteleone di Puglia, San Marco la Catola, Carlantino, Alberona, Panni, Motta Montecorvino, Faeto, Isole Tremiti, Volturara Appula, Celle di San Vito) sino ai 5 del tarantino (Torricella, Montemesola, Faggiano, Monteparano, Roccaforzata) ed a Binetto e Poggiorsini in provincia di Bari.