Riqualificazione del waterfront Mar Grande, il progetto condiviso di Comune e Autorità Portuale
TARANTO – Il progetto realizzato dal Comune di Taranto e dall’Autorità di Sistema Portuale del mar Ionio, recentemente candidato al bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è un vero e proprio masterplan che mira alla sistemazione di parti pubbliche del territorio tra la città e il porto.
Comune e Autority, con l’intenzione di partecipare a questo bando, hanno avviato da subito una proficua interlocuzione: «I tre interventi combinati – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci –, consentiranno di riqualificare e restituire alla fruizione di cittadini e turisti, in un unico sistema di spazi pubblici di grande bellezza, la quasi totalità degli affacci della parte centrale di Taranto sul Mar Grande. Un intervento che si connette idealmente a quelli già progettati per il waterfront Mar Piccolo e per le aree dell’ex banchina Torpediniere».
Il costo complessivo dei tre interventi è stimato in poco oltre 33 milioni di euro: 16 milioni sono richiesti attraverso la partecipazione al bando, la parte restante sarà coperta con risorse proprie dell’AdSP. «Anche in questo caso – le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Ubaldo Occhinegro – la sfida progettuale è notevole: non cambieremo solo il volto della città, con questo intervento ricostruiremo il rapporto tra tessuto urbano e mare che oggi appare sfilacciato».
L’affaccio di Taranto su Mar Grande, partendo dall’inizio della ringhiera in Città Vecchia fino ad arrivare alle porte dell’arsenale della Marina Militare di Contrada Chiapparo, si sviluppa per oltre 4 km. E’ una lunghezza notevole, e percorrendone il tragitto si possono cogliere e leggere i vari momenti storici dell’urbanizzazione della città con le loro caratteristiche,le peculiarità, i punti di forza e le fragilità. Seguiremo con molta attenzione lo sviluppo di questo progetto e i relativi interventi; l’operare su un fronte così esteso di un paesaggio urbano e non solo urbano, sarà un’interessante sfida che, ce lo auguriamo, possa donare alla città di Taranto un volto nuovo ma pur rispettoso della sua storia plurimillenaria e della sua identità mediterranea.
