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Mar Piccolo, il “cuore di Taranto”, un’altra chance?

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TARANTO – L’approvazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge avente ad oggetto l’istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo è una pagina importante ma non definitiva del lungo percorso, avviato ormai da oltre due anni, che speriamo possa portare all’approvazione da parte del Consiglio Regionale prima della chiusura di questa legislatura.  In questo lungo percorso  la Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio ha svolto un lavoro egregio e imprescindibile, frutto di grandi competenze e con forte meticolosità. L’intera fase della Conferenza dei Servizi, presieduta dall’assessore Pisicchio, e coordinata dall’ing. Valenzano con l’aiuto dell’ing. Loconsole, dell’ing. Di Bitonto, dell’arch. Grifoni e di tutti i collaboratori, è stata un capolavoro di pazienza, di conoscenza del territorio e di passione civica. Se siamo giunti a questo momento importante, mi sento di dover davvero riservare a tutti loro un sentimento di gratitudine. Ora l’auspicio è che il consiglio regionale possa approvare entro la fine della.legislatura la realizzazione del parco per dotare la città di Taranto di questa meravigliosa  opportunità. Gianni Liviano, Consigliere regionale.

Questo comunicato giunge in un momento delicato e cruciale per la storia contemporanea della città di Taranto. Solo recentemente, infatti, grazie ad associazioni locali, appassionati e studiosi che hanno risvegliato il sentimento identitario di questa città con iniziative culturali di vario genere atte a ricordare le origini spartane e quindi magnogreche di Taras, i cittadini sono diventati più consapevoli del luogo in cui vivono. Non solo più una città portuale, commerciale, una città “d’acciaio” e di raffinerie, ma una città ricca di un passato tutto da scoprire. Non solo la città, ma il suo territorio circostante con le sue bellezze naturali a volte trascurate, a volte abbandonate, quasi misconosciute, lasciate a se stesse e a quei pochi che ne frequentano i luoghi. Mar Piccolo è un esempio principe: da luogo dei citri, affascinati risorgive di acqua dolce su cui si sono ricamate leggende e tradizioni, da luogo di ricche peschiere durante il Regno di Napoli, dagli ostricari alle cozze ai pesci pregiati, si è arrivati a un passato più recente con l’Arsenale vecchio della Marina Militare, con i cantieri e i bacini di carenaggio, con le acque captate e sversate senza ritegno, con i canali naturali d’acqua dolce che sono diventati afferenti cloache a cielo aperto, senza pudore. Il  Mar Piccolo però ha resistito, resiliente e silenzioso “cuore di Taranto”, come lo ha definito Michele Pastore, biologo marino e più volte direttore dell’Istituto Talassografico  – CNR-IAMC Taranto, nel suo libro “Mar Piccolo”, ed. Apulia, 1993.

Mar Piccolo, secondo seno (foto Sabrina del Piano)

Nello stesso libro, da cui fu ricavato un estratto riguardante le vicende storico-economiche del bacino, pubblicate in forma di saggio per Riflessioni – Umanesimo della Pietra, n. 27, 2004 (pagg. 17-36) dal titolo “Gli ultimi centocinquant’anni di gestione del Mar Piccolo di Taranto”, Pastore evidenzia  come la storia, seppur recente, del Mar Piccolo sia stata  controversa e fortemente condizionata da scelte politiche non sempre felici.

Però il cuore di Taranto ha resistito ancora ed oggi forse, riceve finalmente protezione e giustizia con la proposta di renderlo Parco. Ci auguriamo che in questo processo si tenga conto  della sua unicità e della sua ricchezza geologica, geomorfologica, biologica, paesaggistica, archeologica, storica e culturale.


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Sabrina Del Piano

Archeologa preistorica, dottore di ricerca in geomorfologia e dinamica ambientale, esperta in analisi dei paesaggi. Operatore culturale, ideatrice di eventi culturali, editoriali ed artistici. Expert in prehistoric archaeology, geomorphology and landscapes analysis. Cultural operator and art events organizer

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