Martello: “Taglio del 25% per le spettanze delle cooperative sociali che si occupano di minori in difficoltà”
Il Comune di Taranto vuole fare cassa ai danni delle cooperative sociali che nel periodo peggiore dell’epidemia hanno continuato a lavorare. Con la delibera di Giunta n.167 dello scorso 2 luglio queste attività vengono impropriamente regolamentate con il riferimento a disposizioni regionali che disciplinano altre situazioni e le spettanze dovute per il lavoro svolto vengono arbitrariamente tagliate del 25%. Stiamo parlando degli organismi che assistono i minori in difficoltà per i quali il nostro Comune riconosce rette tra le più basse d’Italia, ferme all’anno 2013 e senza alcuna convenzione. Probabilmente la Giunta è stata indotta in errore da una relazione di accompagnamento al provvedimento a dir poco fuorviante, ma il risultato ottenuto è tragico. Nei giorni scorsi il Corriere della Sera, in prima pagina, ha esaltato il ruolo svolto dal Terzo Settore – volontariato, promozione sociale, cooperative – in particolare nel periodo più grave dell’epidemia, che ha collaborato correttamente e lealmente con le Istituzioni di ogni livello e guadagnandosi così la fiducia dei cittadini. Il competente Assessorato di Taranto sembra andare in situazione diametralmente opposta, colpevolizzando a priori e utilizzando la scure dei tagli mentre tutti i provvedimenti nazionali e regionali sono indirizzati a evitare decurtazioni di competenze a questi organismi. Il Sindaco di Taranto, al quale la Confcooperative ha richiesto un incontro ma senza esito, dovrebbe probabilmente fare qualche riflessione sull’assessore ai servizi sociali e sui dirigenti dell’Ufficio. Nell’interesse di chi soffre .
Carlo Martello, segretario generale Confcooperative Taranto.