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Grottaglie: Manifestazione di protesta del Partito Democratico contro se stesso.

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Dando per conosciuto che nella serata di ieri 31/7/2020 si è tenuto a Grottaglie presso il Parco della Civiltà, un incontro organizzato dalla locale sezione del Partito Democratico avente ad oggetto ” La sanità jonica nell’era del covid”, in cui sono intervenuti il Dott Eugenio Tilli, la giornalista nonchè candidata alla carica di consigliera regionale nelle liste del Partito Democratico Annarita Palmisani, il Prof Pierluigi Lopalco Capo della Task force anti covid della Regione Puglia nonchè neoincandidabile nelle liste del Partito Democratico e l’Avv Stefano Rossi Dirigente Generale dell’ASL di Taranto, cerchiamo di capire che cosa è successo ieri sera, perchè la dinamica degli eventi è degna del miglior cinema surrealista e può essere qualificata solo e soltanto come riportato nel titolo: una manifestazione di protesta del Partito Democratico contro se stesso.

Il normale corso degli eventi ha subito una marcata deviazione dalla ordinaria prassi politica quando ha preso la parola Annarita Palmisani che ha enucleato con minuziosa dovizia di particolari il disastro della sanità pubblica nell’area jonica, tra chiusure di ospedali, chiusure di punti di pronto soccorso, mancata apertura del polo sanitario San Cataldo, spesa smodata a carico del servizio sanitario per i pazienti che sono costretti a curarsi nelle ben otto cliniche private convenzionate presenti nella nostra provincia, nonchè per i pazienti pugliesi che sono costretti ad intraprendere lunghi viaggi della speranza verso il nord, o anche solo verso la vicina Basilicata, spese queste che il sistema sanitario pugliese comunque paga alle strutture ospedaliere extrapugliesi, dove per disperazione, i pugliesi si rivolgono per cercare di sopravvivere alla malasanità che devasta la nostra bellissima terra.

Basti pensare che dopo la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Grottaglie e del Moscati del quartiere Paolo VI, il pronto soccorso dell’Ospedale SS Annunziata di Taranto copre una utenza di ben 320.000 persone. Quantità questa ovviamente insostenibile per un pronto soccorso di dimensioni ordinarie quale è quello del SS Annunziata.

Prosegue inflessibile la Palmisani ricordando che sono ben 60.000 le prestazioni sanitarie di natura medica e diagnostica rimaste sospese nel periodo della emergenza covid e che ora si vanno a sommare alle richieste di prestazioni attuali, con liste di attesa che a seconda dei casi arrivano anche a fine anno 2021, praticamente morte certa del malcapitato ottimista che spera di beneficiarne per potersi curare.

Viene spontaneo apprezzare l’onestà intellettuale della signora Palmisani se non fosse che la stessa fa parte della Segreteria Nazionale del Partito Democratico e nella attuale competizione elettorale regionale risulta candidata nel medesimo partito a sostegno di Michele Emiliano, che guarda caso, e questo forse è sfuggito alla Palmisani, è proprio lo stesso soggetto che riveste la carica di Presidente della Regione Puglia, nonchè Assessore alla sanità da ben dieci anni, ossia due mandati.

Ossia, il candidato Presidente che la signora Palmisani si accinge a sostenere elettoralmente è proprio quell’uomo che ha causato il disastro sanitario denunciato con dovizia di particolari dalla Palmisani stessa e che nella provincia di Taranto tutti avvertiamo con la drammaticità propria del diritto alla salute negato e della stessa negazione del diritto alla vita, per noi malcapitati abitanti di una terra sfruttata industrialmente e abbandonata a se stessa su tutti gli altri fronti.

Prende poi la parola il Dirigente Rossi e qui il surrealismo si infittisce, perchè se la manovra della Palmisani poteva essere interpretata come un risveglio di coscienza estemporaneo o un atto kamikaze di suicidio politico, l’intervento di Rossi si adagia nell’orizzonte ovattato della più assoluta dissociazione dalla realtà, nonchè dal più basilare senso del decoro e rispetto per la cittadinanza.

Afferma infatti Rossi che se la sanità non funziona nella provincia di Taranto la colpa è nostra. Si, si avete capito bene, non si tratta di un refuso di stampa, ha detto proprio che la colpa è nostra, non sua che è il Dirigente Generale, nonchè fido esecutore del piano di risparmio economico di Michele Emiliano volto ad incrementare le risorse da investire nell’ottima sanità barese, no, cari lettori la colpa è nostra, e sapete perchè?

Perchè, secondo Rossi, facciamo ricorso troppo spesso agli accertamenti diagnostici come l’analisi del sangue, oppure andiamo troppo spesso al pronto soccorso per malori che potremmo curarci tranquillamente a casa o aspettare con un pò di ottimismo che passino da soli.

Durante quest’ultimo intervento il pubblico si guardava tra sè perplesso, mentre il Presidente ed il Vice Presidente del Comitato per la difesa dell’Ospedale San Marco di Grottaglie faticavano a mantenere la calma.

Prende infine la parola il big della situazione, il magistrale, eccellentissimo, magnifico Prof Pierluigi Lopalco, all’inizio un pò perplesso, perchè accettando l’invito del Partito Democratico di Grottaglie pensava ingenuamente di essere in territorio amico, ma che poi, pian piano, in costanza di intervento, ha ritrovato la sua abituale sicurezza da uomo di mondo con tanti viaggi e tanta esperienza alle spalle che fa? Dà man forte al Dirigente Rossi, ricordando i tempi del suo soggiorno in Svezia dove la sanità a suo dire era veramente carente, mica come quella nostra della provincia di Taranto per cui dobbiamo baciare a terra e ringraziare il Signore.

Vi giuro che più parlava, più il suo intervento assumeva il tono dell’unto dal Signore che parla dal pulpito della chiesa, fino alla apoteosi dello scollamento psichico dalla realtà, quando il Prof Lopalco, incredibilmente tronfio ha parlato del….. aspettate, questa la metto dopo i puntini, perchè piano piano ci dobbiamo preparare ad accogliere l’assurdo: del miracolo della sanità tarantina!!!

Il pubblico perplesso a quel punto si è fatto attento per cercare di capire, taluno se avesse bene inteso, tal’altro in quale anfratto delle undici dimensioni fisiche teorizzate dalla fisica quantistica si fosse celato questo proclamato miracolo della sanità tarantina, e Lopalco non ha deluso nè gli uni ne gli altri, perchè dopo una pausa ad effetto degna del miglior Al Pacino, ha dichiarato: siamo riusciti ad isolare in tempi record il focolaio che si stava sviluppando nell’area dello stabilimento ex Ilva, permettendo in tal modo all’impianto di poter continuare a produrre in modo normale.

Beh, miei cari lettori devo essere sincero con voi, io ho smesso di scrivere romanzi perchè da quando mi interesso di politica locale sono fermamente convinto di non poter superare in creatività la assoluta, paradossale, sfrenata fantasia di questi politici che compaiono alla nostra presenza senza alcun pudore chiedendo la nostra fiducia, come se fossimo selvaggi delle zone più remote del pianeta, laddove invece abbiamo l’unica colpa di non aver mai coltivato una coscienza civica sufficiente a rispedire politicamente questi avanzi da salotto nelle loro belle case arredate in stile radical chic.

Inutile sottolineare il fatto che il dittatore Emiliano, Presidente della repubblica delle banane delle Puglie ormai ha perso ogni pudore, confondendo cariche amministrative con cariche politiche in uno sfoggio di malcostume che solo grazie ai partiti della opposizione in consiglio regionale viene in minima parte arginato, come nel caso proprio dell’Eccellentissimo Prof Lopalco, dichiarato incandidabile per incompatibilità dell’incarico pubblico rivestito con la carica politica che avrebbe voluto assumere.

Ma casi di dirigenti sanitari candidati nella lista del Partito Democratico sono frequenti, basti pensare al caso della Dott.ssa Saracino nel distretto sanitario di Marduria, scelta secondo il Dirigente Rossi sulla base del criterio territoriale, essendo la Dott.ssa Saracino originaria di Avetrana, terra in cui evidentemente basta passeggiare per spiagge e contrade per acquisire, sulla base del principio di territorialità, adeguate competenze tecnico-scientifiche sufficienti a dirigere un distretto sanitario.

Certo, se pensiamo che il Prof Lopalco ha sempre sostenuto che i tamponi erano inutili e che per scongiurare il pericolo sarebbe bastato lavarsi le mani, magari con un pò di fortuna, persino il solo criterio territoriale può essere considerato gran cosa nella scelta dei dirigenti sanitari.

Al netto di tutto, Rossi ha detto che l’Ospedale di Grottaglie non riaprirà mai più perchè è impensabile tornare al modello di sanità del passato, perchè la sanità del futuro è diretta verso la creazione di grandi poli sanitari, la valorizzazione degli ambulatori di zona ed il mantenimento di presidi sanitari di primo intervento solo nei punti più distanti dal polo sanitario di riferimento.

Tutto sommato, una tale visione potrebbe anche essere ragionevole, quello che però il Dott Rossi non ha detto, e che secondo me è assolutamente criminale, è che prima di chiudere gli ospedali e i punti di pronto soccorso, forse sarebbe stato meglio realizzare in via preventiva il famoso polo sanitario con cui si riempiono tanto la bocca, polo sanitario che ad oggi non ha visto la posa neanche della prima pietra, ed intanto?

Ed intanto niente, pregate solo di sentirvi male in parti più civili del territorio nazionale.

P.S. Ovviamente il Dirigente Rossi si è sottratto alle domande del Presidente del Comitato Ospedale San Marco perchè doveva partecipare ad una cena privata ed era in grande ritardo. Coincidenze della vita.

Detto questo, non è da escludere che il mio prossimo articolo sarà per annunciarvi il commissariamento della sezione del Partito Democratico di Grottaglie, perchè di certo, una tale lungimiranza politica non rimarrà impunita.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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