Presentati stamattina da Fitto i candidati della lista Fratelli d’Italia
Con noi proposta politica per la Puglia moderna ed efficiente. Con gli altri solo clientelismo
“La scelta è semplice: i pugliesi possono decidere di confermare un modello di governo clientelare, fatto di mance e prebende, oppure possono aderire al nostro progetto per una Puglia moderna ed efficiente”. Cos? il candidato presidente del centrodestra, on. Raffaele Fitto, oggi a Taranto per la presentazione dei candidati al Consiglio regionale nella lista di Fratelli d’Italia. Con lui, il capogruppo alla Camera, on. Francesco Lollobrigida, ed il coordinatore regionale, on. Marcello Gemmato.
“La nostra coalizione – ha aggiunto Fitto- è unita e coesa e le nostre liste sono estremamente competitive. Sono convinto che Fratelli d’Italia darà un apporto decisivo a queste regionali anche grazie al messaggio di concretezza e coerenza che Giorgia Meloni, che ringrazio per aver tanto creduto nella Puglia, diffonde instancabilmente. Durante questa campagna elettorale, -ha concluso Fitto- spiegheremo senza sconti i disastri che ereditiamo dopo 15 anni di centrosinistra, ma indicheremo anche e soprattutto la strada che abbiamo già individuato per risolvere i problemi e dare una spinta alla crescita e allo sviluppo della nostra Puglia”.
“Raffaele Fitto -ha dichiarato l’on. Lollobrigida- avrebbe potuto scegliere un ruolo di grande prestigio a livello europeo, da capogruppo dei Conservatori. Eppure, con coraggio e generosità, ha preferito la sua terra, la sua Puglia, mettendosi in gioco con un progetto preciso per il rilancio della Regione. Dall’altro lato, invece, con Emiliano, ci sono solo simboli e scatole vuote e 5 anni di nulla”.
“La sfida che ci poniamo -ha detto l’on. Gemmato- è non solo la vittoria di Raffaele Fitto, ma anche un risultato “esplosivo” di Fratelli d’Italia. Riteniamo che il nostro partito, qui in Puglia, possa raggiungere il miglior risultato di tutto il Paese. E’ un obiettivo possibile che perseguiamo mettendo in campo il meglio della nostra classe dirigente, a Taranto come nelle altre province della Regione”.