APERTAMENTE – Fiera del Mare 2020 all’insegna dell’assenza

Si è conclusa ieri a Taranto, Molo Sant’Eligio, la Fiera del Mare 2020 organizzata dalla Regione Puglia e da Puglia Promozione, con il patrocinio della Provincia di Taranto e del Comune di Taranto, in collaborazione con Inail Direzione Regionale Puglia, Protezione Civile Regione Puglia, Assonautica, Distretto Magna Grecia e Apulian Life Style

TARANTO – Edizione partita un po’ sottotono a causa della scarsa affluenza di visitatori, e che si è confermata tale nelle giornate successive, fino a ieri, come abbiamo potuto documentare fotograficamente. Dispiace che un’occasione come questa per l’economia tarantina e i suoi prodotti eccellenti sia caduta nel vuoto. Ci siamo aggirati tra gli stands notando un ammirevole dispiegamento di Protezione Civile, Carabinieri, unità di Pronto Soccorso e altro; ma visitatori, scuole, liberi professionisti, categorie di imprenditori, artigiani del mare, allevatori ittici, molluschicultori…. Forse eravamo distratti dal sole e dall’azzurro, ma non siamo riusciti a captare queste presenze. Abbiamo registrato con un pizzico di delusione che neanche uno stand dedicato alla degustazione dei “frutti di mare” tipici del Golfo di Taranto era stato approntato. Se dovessimo trarre un bilancio di questo evento, per come era stato presentato e per quelle che erano state le premesse e le aspettative, purtroppo non saremmo sinceri con noi stessi se dichiarassimo che la Fiera si chiude con un bilancio positivo. Si possono apprezzare le buone volontà, lo sforzo e l’impegno, ma sembra che non si riesca ad andare oltre, e ci viene chiederci quale sia stata l’affluenza complessiva delle tre giornate, il numero registrato e quello che ha varcato i cancelli fieristici, perché, ammettiamolo, “è la somma che fa il totale”, come diceva il grande Antonio De Curtis. Da operatore culturale, da reporter e da tarantino, più che il dolce profumo del mare ci rimane solo l’amaro in bocca per l’ennesimo treno passato e lasciato andare, per una vetrina che trasmette un messaggio un po’ fragile, per tante buone intenzioni ma…. “sotto il vestito niente”.
Michele Del Vecchio

fotoreporter e operatore culturale
