Il mare: una grande risorsa economica ed occupazionale da potenziare
È stato di ieri sera l’incontro che Luigi Laterza, candidato al consiglio regionale per la Lega, Fitto presidente, alla prossime elezioni per il rinnovo del Coniglio Regionale, ha avuto con una delegazione di pescatori che hanno espresso tutte le loro perplessità in merito all’attuale situazione in cui versa il comparto pesca. “Un settore mai preso in seria considerazione, una categoria di lavoratori non rappresentata e non tutelata” hanno detto a gran voce “abbiamo bisogno di maggiore attenzione, molti di noi sono costretti a lasciare le proprie barche, parliamo di imbarcazioni da pesca che vanno dai dodici ai diciotto metri, al porto di Campomarino e di pescare in quello specchio di acqua perché pescare al largo di Mar Grande è diventato oramai difficile per vari motivi. In mare non ci sono strade o corsie, in mare se passi prima tu e lanci la rete chi passa dopo di te non trova nulla. Una uscita a vuoto, come si suol dire, ore in mare con poco pescato.
Nella zona di Campomarino le acque sono pescose e tutti, nel rispetto reciproco, portiamo a casa qualcosa”. Dall’incontro è emerso che “i problemi maggiori sono rappresentati dall’obbligo, per legge, di utilizzare per la pesca reti a maglie più larghe di quelle che venivano utilizzate prima, così che pesci, gamberi e totani di piccole dimensioni che si usano per la frittura non vengono catturati. Il fermo biologico fissato per l’intero mese di settembre costringe al blocco del lavoro, ma non per tutti perché c’è chi pesca ugualmente contravvenendo alla normativa vigente. Il mese di fermo viene dedicato alla manutenzione delle imbarcazioni, se ci sono i soldi per farla.
Nel periodo del lockdown niente lavoro per due mesi e niente soldi. Insomma un vero disastro. Per noi pescatori non ci sono aiuti, siamo in balia delle onde. Il pescato viene consegnato alle cooperative che a loro volta lo vendono all’asta. Ai pescatori rimane poco. Non abbiamo un mercato ittico degno di questo nome, quello galleggiante è stato di recente smantellato. È assurdo che una città con due mari non abbia un mercato del pesce ben organizzato dove chiunque possa andare a comprare”. Questi i problemi che attanagliano i pescatori e che sono emersi nell’incontro.
“Un settore mortificato” ha commentato Laterza “un settore a cui mi impegno di rivolgere la giusta attenzione..Dobbiamo difendere i pescatori dalle norme imposte dalla Comunità Europea. In primis la necessità di costituire un consorzio che possa dare il giusto riconoscimento ad un prodotto di alta qualità come appunto il nostro pesce. Per non parlare poi della prelibatezza delle nostre cozze, dal sapore unico e delizioso dovuto al mix di acqua salata e dolce dei citri che si trovano in Mar Piccolo. La cozza necessita di una grande promozione affinché venga conosciuta, apprezzata, richiesta e dunque commercializzata . Il settore pesca è uno dei grandi potenziali che la nostra città ha, ma che fino ad ora, non ha avuto il suo giusto riconoscimento”.