APERTAMENTE – di Cosimo Lombardi. Tra la vendemmia e la potatura deve trascorrere del tempo
GROTTAGLIE (Ta) – A Grottaglie lo sanno anche i cani di quartiere. In agricoltura può apparire una ovvietà. E lo è!
Anche in politica. Fuor di metafora, le elezioni di fine estate, tra le tante anomalie di una campagna elettorale sudata e a 40 gradi, portano anche la grave anomalia della mancanza, tra il risultato elettorale e l’autunno, della stagione dei bagni, che è utile a sbollire i rancori, digerire le delusioni, affievolire le passioni, agevolare i ragionamenti sotto l’ombrellone con una rigeneratrice granita di limone o di caffè.
Magari anche con il popò a bagno.
Invece no. Quest’anno a Grottaglie non è così. Pochi mesi ancora e, incrociando le dita, siamo di nuovo alle urne. C’è da rinnovare il Consiglio comunale e rinnovare, spero, il Sindaco, con l’imperativo divieto di reformatio in peius. Da troppo tempo stiamo andando di male in peggio ed è ora di migliorare.
Ecco allora le fughe in avanti; l’ansia della primogenitura. La gatta frettolosa fece i gattini ciechi. Anche questa è una ovvietà. Nessun vignaiolo accorto si sognerebbe di potare la propria vigna subito dopo la vendemmia, pena un pessimo raccolto successivo.