Torna a grande richiesta “Mussolini e mia suocera” pièce teatrale del grande Alfredo Traversa, regista e attore nonché autore di questa originalissima storia
Nella bella e suggestiva Masseria del Rosario a Grottaglie, ritorna la pièce teatrale andata in scena in forma ridotta nello scorso 30 luglio nella Pineta del Centro Monticello a Grottaglie, sponsorizzata dall’ANTEAS, l’appuntamento è per sabato 26 settembre ore 18:00, l’ingresso è per inviti, per info bisogna telefonare al 3383059654, i fortunati potranno assistere ad uno spettacolo più completo, arricchito di filmati d’epoca e audio originali.
«Nasce da un’ esperienza vera e realmente accaduta. – scrive l’attore regista Alfredo Traversa – Ritrovare il senso del passato e degli avvenimenti è il leit motiv di questa opera, viene descritto un “Mussolini” poco conosciuto e le circostanze incredibili e sorprendenti che legano questa figura storica alla nostra comunità. Si parla del passato che vive ancora nel presente. Solo chi vive la storia può raccontarla; in questa opera è mia suocera. La mia è una piccola testimonianza di vita; il nostro compito è essere testimoni degli eventi. Io racconto Mussolini attraverso gli occhi di mia suocera.»
Ma chi è il nostro Alfredo Traversa? un grottagliese che si è formato a Roma dove ha completato gli studi presso l’Accademia d’arte Drammatica”Silvio D’Amico” Roma, per poi iniziare la sua carriera mettendo in scena piccole e grandi opere come l’opera di V. Consolo “Lunaria” che gli ha fruttato il premio I.D.I..
Poi anche con l’opera “Tarantola” ottiene un bel riconoscimento al Festival Internazionale del Folclore di Salonicco.
A Siena mette in scena, al Teatro dei Rinnovati, una “Divina Commedia” con giovani extracomunitari, riscuotendo grande successo. Scrive in collaborazione con Tito Schipa jr, per la RAI, un’opera sulla vita del grande tenore Tito Schipa. Questo in estrema sintesi il suo percorso professionale, ma sono tantissimi gli eventi sempre originali ed inconsueti da lui organizzati e firmati.
Ma la sua Grottaglie la porta sempre nel cuore, e ci torna spesso ricoprendo anche incarichi politico/amministrativi, ha fatto anche l’assessore alla cultura in un periodo fecondo per la Città di Grottaglie (1995), riscoprendo luoghi del territorio grottagliese nascosti e dimenticati come le Cave di Fantiano trasformandole in palcoscenico naturale per rappresentazioni liriche e teatrali. Insieme all’associazione “Arte e Cultura” apre al pubblico il Castello episcopio che era utilizzato da una fabbrica di scarpe, poi porterà alla luce un immobile antico e abbandonato nel cuore del centro storico che lui chiama l’Acchiatura, un tesoro nascosto e ritrovato, che diventa una piccola galleria d’arte dove si allestiscono mostre e piccoli incontri, e da alcuni anni anche sede della ProLoco di Grottaglie, sono tanti i luoghi nascosti di Grottaglie che ha portato all’attenzione e poi alla fruizione della comunità grottagliese atti a promuovere e fare Cultura. Il Teatro è per lui l’oggetto primario della sua professione, oltre la sua grande e feconda passione.
Infatti è instancabile nella produzione teatrale, ha al suo attivo collaborazioni con G. Beltotto per l’opra “Silenzio”, con M. Politi lo spettacolo “Le Confessioni” uno spettacolo portato in scena con grande coraggio, perché racconta la storia vera di un prete in lotta con se stesso e la sua vocazione. Con l’opera “Santa delle Perseguitate” presentata in RAI e alla Camera dei Deputati, riscuotendo grande successo, tratto da una storia vera di femminicio, portata alla ribalta quando ancora questo reato verso le donne non era riconosciuto come tale. Come regista ha realizzato diversi docufilm sul Carcere di Taranto, un lavoro di grande pregio sia teatrale che sociale, la vita di Walter Chiari, la storia del grande Pasolini. Insomma un uomo che fa teatro e scrive di teatro in modo estremamente originale e se vogliamo in molti casi con grande coraggio e fuori dagli schemi. Ecco perché questa anteprima “Mussolini e mia suocera” è molto attesa, perché è un anticipazione di un opera teatrale che verrà portata in scena a teatro arricchita da contributi filmati frutto della instancabile ricerca di Alfredo Traversa, animato da grandissima curiosità lui scava scava ed ecco che le sue opere hanno sempre quel tocco di originalità e se vogliano spesso imperniate di coraggio, perché può accadere che lui non usi il tanto in voga politically correct, nonostante sia un autentico e coerente uomo sinistra.
Le sue opere sono pubblicate da Ediz. Bevivino, Meridiana, con interventi critici di: G. Albertazzi, L. Raffiche, D. Maraini, S. Escobar, G. Bosetti.