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La Regione Puglia protegge biodiversità faunistica

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Nell’ambito della 84° Fiera del Levante, l’Osservatorio faunistico della Regione Puglia ha comunicato le attività sanitarie svolte dal 1° giugno al 30 settembre 2020 in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari

BARI – «I numeri sono significativi – dice il dirigente della Sezione regionale, Domenico Campanile -. Gli esemplari recuperati in soli 4 mesi e ricoverati presso il Centro di recupero e riabilitazione al volo e alla predazione di Bitetto (Ba) sono 2.004 appartenenti a ben 37 famiglie animali diverse.

Il dato, confermato dal Dipartimento di Medicina veterinaria, coordinato dal prof. Antonio Camarda, è registrato come il più alto dal 2013, anno di avvio della sinergia tra Regione e sistema universitario. Un risultato superiore, altresì, di circa il 30% rispetto all’anno precedente in cui il numero dei ricoveri si era fermato a 1.530 animali, cifra di per sé comunque indicativa. Quanto svolto fino ad oggi non sarebbe stato possibile se non si fosse attivata una efficiente rete di collaborazione tra Regione, Università e organizzazioni che operano sul territorio (come Fareambiente – Nucleo Operativo Recupero e Tutela Fauna Selvatica, ANPANA, WWF) e che hanno consentito a moltissimi animali di essere recuperati».

L’aumento di anno in anno dei conferimenti di specie di volatili conferma il trend positivo, come rende noto l’Università di Bari. Ma i risultati registrati per l’anno in corso assumono una particolare valenza, considerando l’emergenza sanitaria da Covid19 e le conseguenti misure che hanno limitato la mobilità.

«L’attività di recupero e cura delle specie animali presenti sul nostro territorio – conclude Campanile – rappresenta un importante baluardo per preservare la biodiversità, per monitorarla e studiarla, al fine di conservare un patrimonio che è una ricchezza, dei nostri paesaggi naturali e delle nostre comunità. Ma soprattutto per le nuove generazioni cui abbiamo il dovere di trasferire conoscenze e opportunità che il nostro territorio e i nostri  boschi offrono».


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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