Musica

Il 30 ottobre arriva “Zerosettanta volume 2” di Renato Zero

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Roma. «Scendo in strada con le mascherine perché ho bisogno del saluto della gente, prendendo tutte le precauzioni del caso: non mi piace però questo terrorismo e chi dice che la cultura non dà da mangiare».

Parole di Renato Zero in questo periodo di pandemia dette alla presentazione di “Zerosettanta volume due” in arrivo il 30 ottobre, il secondo capitolo della trilogia che ha inaugurato a partire dal giorno del suo settantesimo compleanno, lo scorso 30 settembre.

«Sono felice di avere messo in atto questo progetto – ha sottolineato – Necessitava di una formattazione a causa del covid che ha dato spunti e spinte al sottoscritto da tirare fuori; tre album che mi rappresentano, fra ballad, pop e rock, con la voglia di rispolverare la canzone di protesta per esporre le ragioni della nostra inquietudine e per rappresentare il pubblico che non ha la possibilità di manifestare il proprio umore».

Proprio nel brano “Vergognatevi voi” Renato si scaglia contro coloro che non mantengono le promesse.

«Credo siano abbastanza identificabili – ha affermato – Il potere è una possibilità che si offre alle persone e non mi pare che oggi sia esercitato nella maniera più corretta a scapito di 60 milioni di persone. La politica più semovente é di calarsi nel quotidiano degli italiani con verifiche dirette, rendendosi conto dello stato di salute del Paese; il politico che non va nelle borgate è distante dalle emergenze quotidiane. In questo periodo di covid abbiamo dimostrato di comprenderne la gravità, di assumerci le responsabilità e di cambiare le nostre abitudini».

Su questo punto l’artista ha decisamente puntato il dito.

«Non eravamo preparati alla prima ondata del covid-19 – ha osservato – Oggi è scandaloso che il Governo non sia stato in grado di prepararsi a questa seconda, soprattutto verso i lavoratori, docenti pagati molto poco rispetto a rischi che corrono, come anche nella sanità con i medici che prendono come un portantino: in ogni passaggio di quest’altro disco c’è la protesta».

Questo nuovo DPCM Renato Zero non lo digerisce proprio.

«A proposito dei ristoranti mi viene da porre un quesito – ha fatto notare – Andarci all’ora di pranzo è meno pericoloso che alla sera? La forza dei ristoratori è proprio la cena, soprattutto in questo periodo di smart working con tutti che a pranzo mangiano a casa: il lavoro dei ristoranti è serale e rispetto a mezzogiorno che differenza c’è?».

Tornando a questo secondo capitolo della trilogia “Zerosettanta”, Renato ne ha anche per le nuove leve in “Troppi cantanti pochi contanti”.

«È magnifica la spinta di partenza e basterebbe fare una copertina dove si adotta il nudo per arrivare al successo – ha rimarcato – Invece ci deve essere una chiave di lettura, la voglia di raccontare, imporre il proprio messaggio e la propria identità: oggi ci sono copia incolla continui e lo trovo molto negativo; questi tre album rappresentano un ritorno al passato, quando ho avuto la possibilità di avere vicino maestri come Armando Trovajoli ed Ennio Morricone».

Il brano “La logica del tempo” in un certo senso fotografa i 70 anni dell’artista.

«Con il tempo ho sempre avuto un rapporto sereno, non nervoso – ha ammesso – Non ce l’ho con il tempo poiché ho avuto un percorso molto variegato e accidentato che me lo ha offerto e mi fa usufruire delle mie risorse».

Sulle unioni gay Renato è in sintonia con Papa Francesco.

«Non posso che essere d’accordo con il Santo Padre con grande rispetto – ha confessato – Il mondo cambia continuamente, anche a livello climatico, e tutto ci costringe a prendere delle posizioni anche diverse, ad essere aperti e comprensibili con tutti».

In questo secondo capitolo troviamo quattordici nuove canzoni e il consolidamento delle importanti collaborazioni inaugurate con il primo disco, dalla produzione e gli arrangiamenti di Phil Palmer e Alan Clark, al prezioso ed impeccabile apporto del maestro Adriano Pennino.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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