APERTAMENTE: l’Ospedale San Marco di Grottaglie riconvertito interamente in Ospedale Covid
Con nota del 2/11/2020 il Direttore Generale della ASL di Taranto, di concerto con il Direttore Amministrativo e con il Direttore Sanitario ha proposto al Dipartimento Salute della Regione Puglia la totale riconversione del PPA San Marco di Grottaglie in Ospedale Covid, mettendo a disposizione dei pazienti positivi tutti i 72 posti letto della struttura.
La proposta lascia non poco perplessi, in quanto al momento non sono stati previsti presso il San Marco posti per la terapia intensiva, non è ben chiaro dove verrebbero sistemati i pazienti attualmente degenti, le prestazioni ambulatoriali verrebbero sospese o trasferite in altre strutture in regime di spoke aziendale, ossia ad Acquaviva delle Fonti o a Bari, ed infine, il Presidio del 118 verrebbe ad essere isolato dal resto della struttura disponendo il trasporto dei pazienti presso altre strutture per lo svolgimento di qualsiasi attività diagnostica o medica che non rientri nel primo intervento di soccorso.
Per carità, l’ultima cosa che serve in un momento così difficile è la polemica, ma restano non pochi dubbi sulla gestione della emergenza da parte della Direzione Generale della ASL di Taranto, da parte del Dipartimento Salute della Regione Puglia e da parte del Presidente Emiliano.
Basti pensare che alla data del 26/10/2020, in luogo dei 276 posti letto per la terapia intensiva aggiuntivi previsti dal Piano Arcuri, ne erano stati realizzati solo 62.
Grottaglie farà la sua parte, ma resta l’amarezza per tutto quello che si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto, al netto della propaganda, per gestire con maggiore tranquillità l’emergenza, forti di centinaia di posti di terapia intensiva che non sono mai stati predisposti, al netto dei 32 posti che sulla carta verrebbero resi disponibili nel peggiore scenario possibile, con il San Marco privo di tutto, nel suo perpetuo ruolo di versatile ruota di scorta per ogni evenienza, prima come struttura di supporto al SS Annunziata di Taranto, ed ora come contenitore vuoto per contenere l’epidemia di coloro che sono positivi.