Grottaglie: i cittadini dicono no alla chiusura del cimitero
Erano passati appena pochi minuti dalla pubblicazione sui social della Ordinanza sindacale con cui in data odierna il Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò ha imposto nuove restrizioni per il contenimento del contagio da Covid 19, quando è iniziata la vibrata protesta dei cittadini contro la disposizione che prevede la chiusura del cimitero comunale fino alla data del 30 novembre.
A dare inizio alla protesta il commento di una nostra concittadina che dopo aver perso la madre, senza aver avuto la possibilità di starle vicino e senza aver potuto celebrarne il funerale, ora si vede chiudere il cancello di ingresso al cimitero, vedendosi privata anche della possibilità di commemorare il genitore in privato.
Una testimonianza che ha fatto breccia nel cuore dei grottagliesi, accendendo la polemica sulla irragionevolezza della disposizione in esame. In effetti il cimitero di Grottaglie ha una estensione di circa 80.000 metri quadri, con una affluenza che, fatta eccezione per il 2 novembre, non determina mai il rischio di assembramento degli utenti, anche in ragione della natura del luogo e delle attività ivi svolte, che ovviamente non determinano mai nella creazione di capanelli e comitive.
La speranza dei cittadini è che il Sindaco modifichi tale disposizione lasciando la possibilità di far visita ai propri cari defunti, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui tra mille difficoltà, si sente il bisogno di rifugiarsi nei legami di sangue e nel ricordo di chi non c’è più. Momenti intimi di raccoglimento interiore, la cui privazione, data la assenza di rischio contagio, rappresenta una grave mancanza di sensibilità e delicatezza da parte delle Istituzioni nei confronti dei cittadini.
Chi scrive condivide tali proteste ed è fermamente convinto che in un momento difficile come quello attuale si può sopportare tutto tranne l’irragionevolezza di disposizioni normative che senza evitare alcun rischio finisco per incidere pesantemente nella sfera personale e intima di ognuno di noi.