Cittadini Liberi e Pensanti: Se il Sindaco vuole davvero tutelare la salute dei cittadini dovrebbe scendere in strada con noi
Se anche tutti i tarantini volessero l’Ilva aperta, il dovere istituzionale del sindaco di Taranto dovrebbe essere quello di tutelare la salute dei cittadini ai sensi dell’articolo 50, comma 5 del Tuel.
Come? Applicando il principio di massima precauzione (art.191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) in base al quale, ove vi siano minacce di danno serio o irreversibile, l’assenza di certezze scientifiche non deve impedire che si adottino misure di prevenzione a tutela della salute e dell’ambiente.
L’istanza che, insieme ad altri tarantini depositammo presso il civico Ente in data 28/03/2019, esprimeva dettagliatamente questa richiesta, incluse le certezze già allora disponibili.
Ma evidentemente giace in qualche cassetto perché a distanza di quasi due anni non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
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In questi mesi abbiamo assistito alla fiera dell’ipocrisia in cui ci è stata raccontata la favola dell’acciaio green e di una decarbonizzazione nonostante l’esistenza di studi che dimostrano la non fattibilità tecnica.
Nella realtà sono continuate le trattative private e segrete fra Governo e Mittal, a cui si lascia disporre dei nostri soldi, sebbene gli stessi rappresentanti del Governo lo abbiano riconosciuto come il peggiore degli investitori. Forse pensano di incantarci con i soldi del Cis ma noi sappiamo bene che questo accordo ha come unico e solo obiettivo quello di evitare il fallimento delle banche esposte nel salvataggio dell’Ilva.
Il sistema Italia, che Conte ha annunciato di voler cambiare, prosegue in realtà nella stessa direzione e ripropone lo stesso modello economico che, oramai è chiaro a tutti, non tutela la salute dei cittadini.
L’accordo tra Mittal e Governo è oramai cosa fatta ma se davvero il sindaco vuole difenderci da chi continua a dichiarare guerra a Taranto deve trovare il coraggio di fare l’unica scelta politica utile: applicare il principio di massima precauzione e imporre la chiusura di quella fabbrica.
Se il sindaco effettivamente intende tutelare la nostra salute lo invitiamo a scendere in strada con noi, con il consigliere Battista e con tutti i cittadini che da anni non hanno mai trattato al ribasso la necessità della chiusura di tutto lo stabilimento. Richiesta di ordinanza