Musica

Il 4 dicembre arriva il nuovo album di Claudio Baglioni

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Roma. «Il tempo è l’avversario micidiale di ognuno di noi: vincerà sempre lui, qualche volta ci farà pareggiare, ed è un corrergli dietro fino a quando non ci sarà più».

Lo ha sostenuto in conferenza a distanza Claudio Baglioni alla vigilia della pubblicazione di “In questa storia che è la mia”, un album-narrazione o, come si diceva una volta, una volta “concept album”, con una ouverture, 14 brani, 4 interludi piano e voce, un finale, che arriva venerdì 4 dicembre, a sette anni dal precedente “ConVoi”.

Questo disco arriva dopo 50 anni della carriera di Claudio Baglioni.

«È un album che sente questi 50 anni – ha confessato – Mi trovo ancora oggi a fare questo mestiere e ogni giorno che passa se ne aggiunge un altro: lasciare il segno è il motivo conduttore di questo lavoro per incidere in questa sfera umana. Ho avuto l’urgenza di finirlo perché c’erano altre canzoni che stavano già arrivando».

Oltre alla versione digitale (https://claudiobaglioni.lnk.to/inquestastoriacheelamia), l’album sarà disponibile nelle cinque versioni cd singolo, 2cd deluxe (con altri 4 brani in versione acustica e foto esclusive), 2lp 180gr black, 2lp 180gr black deluxe (con altri 2 brani in versione acustica e foto esclusive), 2lp 180gr black deluxe su Amazon (con altri 2 brani in versione acustica, foto esclusive e poster autografato).

Il tema dominante di questo progetto è l’amore.

«Ha come contenuto l’avventura e la disavventura del vivere – ha precisato – L’amore ha sempre qualcosa da raccontarci: è come il primo piatto quando ci si siede a tavola, anche quando le canzoni non parlano solamente d’amore che è comunque l’argomento che mi ha sempre interessato nella vita. L’amore carnale o erotico è quasi un apprezzamento estetico formidabile. Non ho parlato dell’amore che domina il mondo».

Musicalmente “In questa storia che è la mia” è ancorato agli anni settanta.

«Ritornare e ritrovare una energia e una verità nella timbrica è forse riconoscibile e riportabile alla fine degli anni settanta – ha puntualizzato – In un certo senso è un disco in costume, come un film con abiti d’epoca, c’è anche un uso di tecnologia con sonorità digitale ma è un disco fatto a mano e suonato come si faceva anni fa. Il disco é demodé per le sonorità e mi auguro che venga ascoltato dell’inizio alla fine».

La vita di Claudio Baglioni non è cambiata più di tanto durante il lookdown.

«No, non è cambiata di molto, non sono mai stato uno che a sera esce tanto – ha confidato – Sono figlio unico, cresciuto da solo, ma a volte resto solo anche per rifiatare dopo lo stare in mezzo a tante altre persone: mi sembrava comunque di essere paralizzato con il pensiero di prendere il meglio da questa situazione per tornare ad essere meglio di prima. Ricordo le immagini fortissime di Papa Francesco da solo in quella enorme piazza».

Dopo averlo condotto, il prossimo festival di Sanremo non è al momento nei suoi programmi.

«Non conosco quali sono le intenzioni e le nuove prospettive – ha sottolineato – L’Ariston non è tanto capiente e tutto quello che si potrebbe fare è perciò reso più difficile; mi auguro che si faccia, con le dovute cautele. Ritornarci come ospite? Non si può uscire papa e tornare cardinale».

Giovedì 3 dicembre alle ore 21.00 Claudio Baglioni presenterà in anteprima “In questa storia che è la mia” in diretta videostreaming su RaiPlay, in diretta su Rai Radio2, in differita su Rai Italia, in diretta streaming audio su RaiPlayRadio e sugli account social di Rai Radio2, Facebook, Instagram, Twitter e Telegram.

Dopo il rinvio della scorsa estate, Claudio Baglioni tornerà sulle scene il prossimo anno con lo spettacolo “Dodici note” in una dimensione pop-rock sinfonico con una grande orchestra classica, coro lirico, big band e voci moderne: partirà dalle Terme di Caracalla di Roma (4, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 17 e 18 giugno), cui seguiranno le date del 16 e 17 luglio al Teatro Greco di Siracusa e l’11 e 12 settembre all’Arena di Verona; i biglietti sono disponibili su TicketOne.it, nei punti vendita e nelle prevendite abituali.

«A Caracalla sarà un grande concerto per 60mila persone con una sessantina di orchestrali, la band, un coro di trenta vocalist – ha anticipato – L’ambizione è quella di fare spettacolo con la musica da ascoltare e da raccontare di questo progetto, con alcuni passaggi antologici della mia carriera. Lo stesso avverrà a Siracusa e a Verona».

La musica aspetta la prossima estate per ritornare ad essere protagonista.

«La musica è uno dei settori più toccati da questa chiusura perché è mancato il lavoro al 100% rispetto ad altri settori – ha fatto notare – Conosco i musicisti con i quali vivo insieme da 50 anni, famiglia numerosa con tante maestranze con il loro talento: non ho ricette o non ce n’è una sola, e non basta firmare appelli al Governo; possiamo provvedere anche individualmente con sottoscrizioni personali ma bisogna creare dei fondi di sostegno».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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