APERTAMENTE di Orazio Antonazzo “Vulite l’avru palle palle o lu Pirsepio?
Necessaria premessa a questo Apertamente, considerata l’abitudine diffusa di chi ci governa e anche di chi legge (purtroppo) a guardare tutto con pregiudizio e in molti casi disprezzare qualsiasi iniziativa che provenga da gente che è fuori dal cerchio magico gestito da chi al momento siede sullo scranno più alto della Comunità di appartenenza, ovviamente attorniano dai suoi prodi sodali, anch’essi carichi di pregiudizi e a tratti animati spesso da malafede come il loro capo.
Questo tipo di atteggiamento ormai è diffuso in molti paeselli della nostra disperata Provincia, dove da sempre o quasi, va avanti chi ha le “chiavi” e viene ascoltato solo chi è asservito al potere. Purtroppo molti primi cittadini (in minuscolo scritto apposta), dimenticano di essere i Sindaci di tutti gli abitanti in cui esercitano il ruolo amministrativo. Questo Apertamente è scritto si da una persona schierata politicamente, ma in questo contesto lo fa da cittadino semplice che vuole dare un contributo di solidarietà alla sua città in cui vive ed opera e che ama tanto. Un Sindaco non si comporta così perché un Sindaco è di tutti i suoi cittadini, anche di chi non l’ha votato, perché cari Sindaci avete scelto voi questo ruolo, non ve lo ha imposto nessuno e quindi comportatevi di conseguenza: con lealtà, chiarezza e disponibilità. I pregiudizi usateli solo in campagna elettorale. ( nota del direttore)
“Da questa domanda parte il mio sdegno e il mio disappunto nei confronti di un sindaco che non mi rappresenta assolutamente. – con questa frase comincia lo scritto di Orazio Antonazzo che si era offerto gratis a realizzare in un angolopubblico o in una piazza il presepe che vedete in copertina, il tutto a costo zero e magari con n piccolo salvadanaio in cui raccogliere le offerte per i più bisognosi della città che cominciano a diventare tantissimi. – Ho provato in molte occasioni ad essere collaborativo e presente nelle manifestazioni sociali e di carattere umano legate alle solidarietà popolare in genere.
Ho chiesto aiuto al Sindaco, quando si è trattato di risolvere le esigenze di una comunità religiosa, ed ho ottenuto come risultato il peggior dissenso legato alla sua spocchiosa interlocuzione ( ha fattu chiu dannu ca bene! sic).
Ho chiesto aiuto quando si è trattato di dare l’opportunità ad un cittadino agonizzante di esprimere un proprio diritto COSTITUZIONALE ed ho ricevuto una sorta di ripetizione scolastica di Compiti di Segreteria e di prassi burocratica, invece del suo impegno di ricercare soluzioni, anche attraverso organi istituzionali superiori, cosa che dovrebbe essere insita nell’indole dei rappresentati del POPOLO.
La peggiore delle risposte, che questo fulgido esempio di attaccamento alla poltrona con la FURIA IDEOLOGICA, finalizzata all’alienazione dei principi identitari legati all’appartenenza e alla tradizione che mi viene riconosciuta, ecco la pavida incapacità di esprimere un parere usando il silenzio alle mie richieste di semplice cittadino.
In tempi non sospetti chiedevo all’illustre primo cittadino di poter realizzare a spese mie e di alcuni miei amici un PRESEPE dalle caratteristiche rurali e tradizionali grottagliesi, all’interno di uno spazio in Piazza Principe di PIEMONTE, il tutto chiaramente seguendo le indicazioni che questo signore seduto sulla massima assise cittadina, avrebbe ritenuto opportune indicare nella tenuta della sicurezza e di tutte le norme.
Dichiaravo, che se il potente signore del MUNICIPIO, lo avesse ritenuto opportuno, si sarebbe provveduto a chiedere delle offerte che sarebbero state trasformate in derrate alimentari da destinare ai vari enti caritatevoli. L’operazione inoltre con la sua presenza in pianta stabile sarebbe diventata anche attrazione e meta, per la migliore parte della popolazione ovvero I BAMBINI ai quali si sarebbe presentata una fotografia di cosa fosse il NATALE secondo il POPOLO GROTTAGLIESE, e non secondo alcuni amministratori cresciuti nella violazione di ogni tradizione CRISTIANA e rurale, cosa che se prima era una impressione, oggi a seguito di questo comportamento da parte del loro leader, diventa certezza.
Blasonatissimo sindaco ora risponderai o interesserai gli uffici???
Ora hai possibilità di ascoltare le tracce vocali con le quali ti ho chiesto umilmente risposte???
Credo che la risposta sia palese, tu e la tua cerchia di furiosi ideologi preferite quegli addobbi insignificanti e vergognosamente brutti, in sfregio alla tradizione ed alla cultura di una COMUNITÀ che da sempre è legata al PRESEPE ed alla sua ruralità, anche quando è stata espressione di ARTE CERAMICA a livelli che ne’ tu SINDACO, ne’ le “genialità” a cui ti accompagni potrete mai comprendere, ne’ dare giusto valore.
ORAZIO ANTONAZZO.