Apertamente di Sabrina Del Piano – Letizia Moratti: la sua dichiarazione è anticostituzionale
Apprendiamo questa mattina, leggendo la consueta rassegna stampa che il web offre con tanta varietà e possibilità di scelta e di confronto, che la Signora Letizia Moratti, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, in una lettera al commissario Arcuri ha reso noti i quattro parametri da considerare per distribuire le dosi di vaccino anti-Covid, tra cui la ricchezza prodotta dalla Regione.
Nel tentativo disperato di frenare corrosivi giudizi che spontaneamente sorgono dinanzi ad una dichiarazione di tal genere, perché la fretta non è saggezza e gli impulsi vanno passati al setaccio del buonsenso, abbiamo voluto approfondire gli aspetti fondamentali dell’oggetto in questione, per capire di più.
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è il valore dei prodotti e servizi realizzati all’interno di uno Stato sovrano in un determinato arco temporale. Questo valore risulta da un processo di scambio, cioè dalla vendita di prodotti e servizi».
I metodi di calcolo per ottenere il valore del sono tre, li esaminiamo brevemente. Il valore del PIL si ottiene da un processo di scambio: un attore che acquista spendendo, e uno che vende.
Il primo, Metodo della Spesa, calcola il PIL dal punto di vista della domanda, cioè dal punto di vista di chi compra e paga un prezzo per il prodotto, che potrebbe essere anche un servizio.
Chi vende il prodotto/servizio, cioè offre, si impegna in una serie di operazioni; il calcolo di questi passaggi costituisce il secondo: il Metodo del Valore Aggiunto.
Il terzo metodo di calcolo del PIL esamina i fattori di produzione impiegati per arrivare al bene finale. Recentemente si preferisce aggiungere al calcolo anche il parametro dell’economia sommersa e dei redditi che essa genera; questo è il Metodo dei Redditi.
In conclusione, il PIL (Prodotto Interno Lordo) è il principale indicatore di salute di un sistema economico, dato che rappresenta la capacità del sistema stesso di produrre e vendere beni. Tassi di crescita corposi e regolari garantiscono livelli elevati di benessere, nonché entrate fiscali capaci di sostenere i bilanci pubblici.
Chiarito per sommi capi di che stiamo parlando, cioè del PIL, porrei l’attenzione al ruolo istituzionale che la Signora Letizia Moratti ricopre nella sua Regione d’origine: Assessore al Welfare. C’è chi si potrebbe chiedere cosa significa, concretamente, il welfare.
Questo termine è inglese ed è stato coniato subito dopo la Prima Guerra Mondiale in Gran Bretagna, dove lo Stato era impegnato in una ricostruzione dalle fondamenta. Proprio in questo contesto nasce il termine “Welfare State”, cioè “Stato del benessere”, utilizzato per indicare che la sicurezza e il benessere sociale ed economico dei cittadini erano responsabilità dello Stato.
Questo impegno è stato messo in atto, nel corso del tempo e nei diversi Paesi, in un insieme di politiche pubbliche di assistenza e protezione sociale volte a erogare servizi e benefici, per tutelare i cittadini dai rischi derivanti dall’assenza di reddito.
Nell’articolo pubblicato oggi su Repubblica, si legge che il Ministro della Salute Roberto Speranza ribadisce: «tutti hanno diritto al vaccino indipendentemente dalla ricchezza del territorio in cui vivono. In Italia la salute è un bene pubblico fondamentale garantito dalla Costituzione. Non un privilegio di chi ha di più».
La correzione del tiro che in serata di ieri giunge dall’assessorato al Welfare, secondo la quale il riferimento al Pil non è legato al concetto di “ricchezza” bensì alla richiesta di una «accelerazione nella distribuzione dei vaccini in una Regione densamente popolata di cittadini e anche di imprese, che costituisce una dei principali motori economici del Paese», però, è fragile e non ci convince. «Il concetto – spiegano dall’Assessorato – non è quello di dare più vaccini alle Regioni più ricche», ma «se si aiuta la ripresa della Lombardia, si contribuisce in automatico alla ripresa dell’intero Paese».
È palese che l’Italia non può identificarsi esclusivamente con la Lombardia, né economicamente, né socialmente, né culturalmente, né in termini ambientali e paesaggistici, né tantomeno in ambito di infrastrutture; questo pensiero è di una ingenuità che rasenta il ridicolo. La sua Regione, gentile Signora Moratti, è una delle 20 Regioni che costituiscono lo Stato italiano, mi permetto questo ripasso di elementare geografia fisica.
Come cittadino italiano che paga regolarmente le tasse, e quindi contribuisce al PIL nazionale, sono profondamente indignata per la dichiarazione offensiva della Signora Letizia Moratti che, intanto, invito calorosamente a chiedere scusa pubblicamente a tutti gli Italiani, a riflettere sul contenuto del suo incarico, e di seguito a ristudiarsi la Costituzione Italiana evidentemente dimenticata, e a comprenderne seriamente il significato, anche perché un Articolo come il n. 32 scritto con così tanta chiarezza, francamente, non lascia spazio a nessun dubbio interpretativo.
Articolo 32 della Costituzione Italiana:
«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.»