Apertamente: Di male in peggio. Le dinamiche del potere che governa l’Italia.
Questa è una costante della politica italiana: quando pensi di aver toccato il fondo, al passaggio successivo scopri che c’è sempre un modo per peggiorare le cose.
Conte tutto sommato era un volto neutro, l’uomo di sintesi di una coalizione equamente composta dagli inetti che il popolo esasperato ha mandato allo sbaraglio e da esponenti della “sinistra” capitalista targata PD, quella che con gli alti ideali del villaggio globale, della accoglienza illimitata, della cooperazione tra Stati, in realtà finisce sempre per fare gli interessi delle grandi lobby industriali, i cui ex amministratori delegati ed alti funzionari, oggi ricoprono le più alte cariche delle istituzioni comunitarie.
Ma Draghi………. Draghi si presenta come uomo di successo, persona pacata, razionale e preparata, salutata da molti come un orgoglio nazionale. Di lui si parla bene per aver varato “misure di sostegno alla economia reale” come il quantitative easing, ossia l’acquisto di titoli di Stato dalle banche, al fine di incentivare le banche a concedere maggiori prestiti a privati e imprese.
Ma le banche non sono fesse e dopo aver lucrato nella vendita dei titoli di Stato, hanno destinato sì una parte dei ricavi ai prestiti, ma solo in favore di quei soggetti privati in possesso di idonee garanzie, ossia li stessi soggetti a cui la banca avrebbe concesso un prestito anche prima del quantitative easing.
L’effetto finale di questa misura quindi quale è? Le banche reinvestono le somme svincolate in azioni di grandi e solidi gruppi industriali esteri, oppure comprando nuovi titoli di Stato. Lo Stato aumenta il suo deficit ma riceve soldi contanti che servono in gran parte per pagare gli interessi dei precedenti titoli di Stato in scadenza e non ha potere di investire queste risorse nella economia reale perchè in ciò è ostacolato dalle leggi comunitarie sul libero mercato che vietano aiuti di Stato alle imprese, ed è ostacolato dal rapporto deficit / pil che viene imposto dalle istituzione comunitarie.
Quindi che cosa succede? Si arricchiscono le banche, si arricchiscono i grandi gruppi industriali con sede fiscale e operativa all’estero, arrivano solo briciole nella economia reale e lo Stato si indebita sempre di più.
Ossia, siamo in presenza di manovre progettate dalle grandi lobby industriali e messe in pratica da funzionari pubblici che di quelle lobby sono i faccendieri.
Capita poi ogni tanto che il sistema politico di qualche Stato ad economia più debole vada in crisi a causa delle dinamiche economiche di cui sopra e a causa della mancanza di potere di intervento dello Stato nella economia reale così come imposto dal diritto comunitario e, per evitare che la situazione degeneri o per dare al singolo Stato l’indirizzo politico desiderato dalle lobby industriali, le stesse decidano di mandare al governo i loro diretti feccendieri.
In Italia è già successo con Mario Monti, il cui mandato era finalizzato attraverso la cosiddetta austerity ad infossare completamente l’economa italiana per consentire ai gruppi industriali stranieri di fare incetta di quote azionarie di compagnie italiane acquistandole a prezzi stracciati, grazie anche all’appoggio esterno delle società di rating , sempre pronte a screditare su commissione l’economia dello Stato di turno finito nel mirino dei grandi speculatori internazionali.
Da Mario Monti siamo usciti massacrati, da Draghi siamo usciti più indebitati di prima ed ora ci apprestiamo a riconsegnare le chiavi dell’Italia nuovamente e senza lamentele nelle mani delle grandi lobby industriali interessate a perseguire i seguenti obiettivi:
predazione delle società e dei comparti produttivi italiani; 2) predazione di beni e servizi pubblici italiani; 3) mantenimento di un ordine economico idoneo a garantire quel minimo di produzione che consenta ai consumatori di continuare a consumare ma con margini di guadagno sempre più alti per i gruppi industriali di cui sopra.
Complottismo? Forse sì o forse no, ma di certo basta studiare la storia per capire che non sono i grandi ideali come quelli incartati nelle nostre carte costituzionali a governare il mondo, il mondo è stato da sempre governato dalla forza bruta del più forte, che in passato si esprimeva nella supremazia militare dei grandi Imperi ed oggi si esprime nelle subdole dinamiche che il potere economico attua per portare a sé risorse attraverso le istituzioni politiche ormai completamente soggiogate al loro potere.
E il popolo capirà mai di essere finito al centro di una grande speculazione privata internazionale?