Nazione Futura, Taranto non si nasconda più
“La politica a livello cittadino è necessario che si preoccupi dell’amministratore e del corretto svolgimento della vita pubblica. A Taranto conosciamo intere zone abbandonate a loro stesse, con marciapiedi ormai distrutti, alcuni non a norma per i disabili, strade piene di buche, reti inefficaci in caso di pioggia, periferie abbandonate.
Per non parlare dell’immensa questione dell’ex Ilva, ora AcelorMittal, che vede ed ha reso protagoniste di una tragedia migliaia di famiglie. Tuttavia, si riconosce l’importanza da parte dell’amministrazione di rendersi partecipe di alcuni eventi che hanno caratterizzato o caratterizzano il territorio nazionale. A prescindere dunque dalle polemiche sterili, alle quali non siamo abituati e non trascenderemo mai, è necessario far notare le ottime campagne di sensibilizzazione tenutesi per il 27 gennaio, giorno della memoria per le vittime degli orrendi regimi nazionalsocialisti e fascisti e la più recente iniziativa nei confronti di Patrik Zaki.
Non è chiaro il motivo per cui però un’uguale importanza e rilevanza non venga data anche per la data del 10 febbraio, in cui ricorrere la tragedia delle foibe, nella quale cittadini italiani persero la vita in maniere orrende a causa dell’altrettanto orrenda ideologia comunista.
In alcun modo il benaltrismo farà mai parte del nostro DNA, ma riteniamo sia opportuno, per una corretta e trasparente collaborazione con chiunque (in questo caso l’istituzione) far notare “dimenticanze”.
La nostra città, sebbene in molti abbiano interesse nel contrario, è un punto strategico fondamentale per il meridione e per la penisola. L’eco di Taranto dunque non dovrebbe essere legato solo alle vicende strettamente connesse all’industria. Taranto è anche altro. I tarantini, tutti, hanno una voce che merita di essere ascoltata e l’Italia, tutta, ha una memoria che deve essere rispettata.” E’ quanto dichiara Federico D’Addato, coordinatore Nazione Futura Taranto.

Francesco Ciro Miale, responsabile del circolo di Nazione Futura Grottaglie e provinciale aggiunge:
“La ricorrenza del 10 Febbraio non è solo l’occasione per onorare i martiri delle foibe e il dramma dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, vicenda per quasi mezzo secolo emarginata, sia nella memoria storica che politica, considerata erroneamente memoria locale e periferica, ma assume anche il significato di condanna ad ogni forma di negazionismo e le Istituzioni, tutte, hanno il dovere di rafforzare tale sentimento ogni giorno tra la gente.”