PRIMO PIANOSanità

Difficoltà per i pazienti oncologici presso l’Ospedale San Marco di Grottaglie

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Che la situazione della nostra sanità non fosse delle più splendenti lo avevamo già capito, ma la testimonianza che ci giunge oggi in redazione ci lascia interdetti.

Si tratta di una donna di Grottaglie avente diritto all’esenzione con codice 048 in quanto reduce da un carcinoma mammario. Come è consuetudine, ieri mattina la donna si è recata presso il nosocomio della nostra città per effettuare un prelievo di sangue. E’ importante premettere che i pazienti con codici 048, o comunque con disabilità importanti, e donne incinta avevano diritto (sì, “avevano” perché adesso non è più possibile!), presso il nostro centro ospedaliero, alla precedenza per alcune prestazioni, tra le quali il prelievo ematico, e dunque la possibilità di presentarsi per effettuare l’esame senza alcun tipo di prenotazione. Ma torniamo alla nostra storia. Una volta arrivata in ospedale, il vigilante fa tranquillamente entrare la donna che una volta arrivata al Cup viene, però, bloccata. Qui, si imbatte in una dipendente scontrosa che, con fare arrogante, le dice che non le avrebbe fatto fare alcun esame e le spiega che adesso presso l’ospedale di Grottaglie, citiamo testuali parole, “gli handicappati e invalidi non hanno più diritto di precedenza” e che devono effettuare la prenotazione come tutti gli altri. Sgomenta dalle parole dell’operatrice, la paziente si trova costretta a prenotare, dunque, il primo prelievo disponibile presso l’Ospedale di Martina Franca. Questa mattina, recatasi al Presidio Ospedaliero Valle d’Itria scopre però che qui non vi era alcuna necessità di prenotare proprio perché in possesso del codice d’esenzione 048. Confusa da questa situazione, la paziente allora decide di tornare presso il “San Marco” alla ricerca del Direttore sanitario affinché fosse fatta chiarezza sulla situazione. Ma le sorprese non finiscono qui, perché scopre che il Direttore Sanitario altro non è che lo stesso di Martina Franca, in quel momento assente proprio perché era a lavoro presso il presidio Valle d’Itria e che, a sua discrezione, dunque non per volontà dell’ASLTa, ha preso la decisione di eliminare la possibilità di presentarsi senza alcuna prenotazione agli esenti particolari e di inserirla invece a Martina Franca.

Adesso, fermo restando che la paziente in questione e chiunque altra persona vorrebbe fare a meno di godere di questa esenzione, ci chiediamo come sia possibile complicare in questo modo la vita dei pazienti già duramente colpiti dalle malattie. Oltretutto, per quale motivo non si è pensato di segnalare in maniera chiara, efficacia ed efficiente a tutto il pubblico, questi cambiamenti al fine di non creare disagi non solo ai pazienti ma anche a parte del personale che non è aggiornato sulle nuove prassi?

Soprattutto, vogliamo sottolineare come in determinati contesti sia importante, anzi indispensabile, comunicare ed interfacciarsi in maniera umana. L’utilizzo del termine “handicappato” ci sembra, a parer nostro, in questo contesto, non solo dispregiativo e arcaico, ma anche figlio di una mancanza di passione e di amore nei confronti del proprio lavoro e dei pazienti che, in realtà, hanno solo bisogno di guida e rassicurazione.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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