Agricoltura

Sistema irriguo, Cia Due Mari: «Meno costi, più servizi: le nostre proposte»

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Taranto. Diminuire il costo delle tariffe irrigue, differenziare le stesse a seconda delle modalità di distribuzione dell’acqua, basare l’inizio e lo svolgimento della stagione irrigua in base alle necessità imposte dall’andamento climatico: sono queste le principali richieste che CIA Due Mari Taranto-Brindisi ha fatto presenti al Commissario Unico dei Consorzi di Bonifica Ninnì Borzillo e alla dirigenza del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara.

Martedì 16 febbraio, infatti, proprio su richiesta di CIA Due Mari, si è tenuto un incontro in videoconferenza tra la declinazione provinciale di CIA Agricoltori Italiani e i rappresentanti delle autorità irrigue già menzionate; si è parlato delle tariffe irrigue, evidenziando che il costo per metro cubo praticato nel 2020 è elevato, poiché i considerevoli volumi di acqua utilizzati dalle aziende, a causa delle condizioni pedoclimatiche sfavorevoli (elevate temperature, esigenze agronomiche delle colture e caratteristiche fisiche del terreno), hanno fatto aumentare a dismisura il costo che le aziende pagheranno per ettaro.

Per tali ragioni le aziende agricole, per la stagione irrigua 2021, potrebbero non fare le prenotazioni irrigue al consorzio utilizzando i pozzi aziendali, allo scopo di ridurre le spese.

CIA Due Mari, inoltre, ha spiegato che sarebbe opportuno differenziare le tariffe fra i due impianti di distribuzione Sinni Vidis e San Giuliano, in quanto nei casi in cui l’acqua alle bocchette viene distribuita a pressione senza necessità di una pompa di spinta, il costo deve essere differente rispetto all’acqua che necessita di essere prelevata e immessa negli impianti aziendali, poiché non vi è pressione e ciò determina un aggravio dei costi per l’azienda agricola.

Peraltro, allo scopo di aumentare le prenotazioni, avvicinare e fidelizzare sempre di più gli utenti al Consorzio di Bonifica, oltre a ridurre il costo al metro cubo è necessario avviare la stagione irrigua seguendo l’andamento climatico e non altri parametri, erogando l’acqua già nei mesi di marzo/aprile, in particolare per le colture precoci.

«Per tale ragione abbiamo chiesto all’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Donato Pentassuglia, che si è già attivato in tal senso, di rivedere gli accordi con la Basilicata – hanno dichiarato Vito Rubino e Pietro De Padova, rispettivamente direttore e presidente di CIA Due Mari – Riteniamo sia assurdo pagare 7 centesimi al metro cubo come ristoro del danno ambientale verso la Basilicata: le opere, all’epoca, sono state realizzate con soldi pubblici della collettività e destinate all’utilizzo sia della Basilicata che per la Puglia. È urgente rivedere i volumi da distribuire verso la Puglia con un calendario che parta dal mese di marzo e prosegua per tutto il mese di ottobre, sia per la Diga di San Giuliano che per la Diga di Monte Cotugno».

Nel corso dell’incontro la CIA ha evidenziato che bisogna intervenire per ridurre gli sprechi lungo la condotta: i trentacinque chilometri a cielo aperto del canale adduttore, opera ormai obsoleta, presentano numerose perdite aggravate dalla mancanza periodica di manutenzione e pulizia; tale condizione non fa altro che peggiorare ulteriormente il vettoriamento delle acque dalla Basilicata alla Puglia. Occorre affidare alle squadre di operai avventizi che conoscono la realtà territoriale la manutenzione/pulizia della rete idrica prima dell’avvio della stagione irrigua. Bisogna attivare la possibilità di attingimento dal fiume Bradano da utilizzare specialmente nei mesi estivi in caso di emergenza e/o riduzione della fornitura da parte della Basilicata. È necessario realizzare alla presa 4a una vasca di recupero, per far si che nei momenti di minori, attingimento di acqua da parte degli utenti anziché disperderla (come avviene ora nel corso della stagione irrigua) la risorsa idrica venga accumulata e reimmessa negli impianti. C’è la necessità di prevedere, laddove possibile, l’attivazione di integrazioni/collaborazioni con l’ARIF, recuperando vecchie opere inutilizzate, per consentire la distribuzione della risorsa idrica delle dighe, riducendo il prelievo dai pozzi e garantendo alle colture una qualità di acqua superiore.

È auspicabile valutare l’opportunità, in alcuni territori, di prelevare le acque reflue in collaborazione con Arif per immetterle nella rete irrigua. Occorre utilizzare, per ammodernare gli impianti, il finanziamento di diversi milioni di euro previsto con la delibera CIPE e destinato alle vasche della lama di Castellaneta fermo ed inutilizzato da diversi anni. È necessario monitorare tutta la rete degli acquedotti rurali e valutare la possibilità di abbassare il costo pagato dalle aziende zootecniche.

La CIA ha inoltre evidenziato che, per la prossima stagione irrigua 2021, occorre tener conto della presenza di criticità dovute alla crisi di liquidità che le imprese agricole stanno vivendo provocate sia da calamità diffuse che dalla mancata vendita di prodotti agricoli; occorre dare la possibilità di rateizzare i pagamenti, alle aziende che lo richiederanno, consentendo nel contempo di accettare le richieste di prenotazione per la stagione irrigua 2021.

Infine la CIA ha sottolineato la necessità di rivedere i piani di classifica relativi al tributo 630 e affidare alle imprese agricole la pulizia dei canali di bonifica, visto e considerato che le aziende agricole sono il presidio più importante per salvaguardare e manutenere il territorio.

«Ringraziamo il Commissario Borzillo per la sensibilità e la tempestività mostrata nel rispondere alla nostra richiesta d’incontro – hanno dichiarato Pietro De Padova e Vito Rubino dopo lo svolgimento dello stesso – Grazie anche alla dirigenza del Consorzio Stornara e Tara; i nostri interlocutori hanno accolto le nostre istanze e si sono resi disponibili a impegnarsi immediatamente per trovare le soluzioni adeguate alle questioni messe in rilievo».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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