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I NAS all’Ospedale San Marco: sotto sequestro le cartelle cliniche dei pazienti covid deceduti

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Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della Procura di Taranto sulle morti sospette dei pazienti covid nella provincia di Taranto. Dopo aver concentrato l’attenzione sull’Ospedale Moscati, da cui l’inchiesta è partita, l’altro giorno i NAS del Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto hanno fatto ingresso nell’Ospedale San Marco di Grottaglie per acquisire tutta la documentazione medica relativa ai pazienti covid deceduti nell’ospedale grottagliese, acquisendo altresì i documenti attestanti la turnazione dei medici in servizio al momento di ogni decesso.

Relativamente alla somministrazione di vaccini anti-covid al personale medico, gli operatori sanitari segnalano la mancanza dei reagenti necessari per la analisi degli anticorpi successivamente alla iniezione della seconda dose, esame questo indispensabile per verificare la reazione dell’organismo al vaccino, nonchè la sua efficacia sul soggetto vaccinato. 

Inoltre, la Asl di Taranto si sta attivando per il recupero degli esami strumentali non eseguiti a causa del covid nel periodo tra il 9/3/2020 e il 31/12/2020, ma di fronte alla richiesta di lavoro straordinario negli intervalli di sabato mattina e sabato pomeriggio di ogni settimana, al momento non si riscontra la disponibilità del personale medico e infermieristico, con la conseguenza che tale tentativo di recupero delle prestazioni arretrate, di fatto, non è ancora partito, con conseguente grave danno al diritto alla salute dei cittadini jonici.

Resta poi ancora il mistero se i pazienti oncologici in codice 048 possano o meno esercitare il diritto di precedenza nella effettuazione degli esami clinici presso l’Ospedale San Marco di Grottaglie, senza effettuare alcuna prenotazione oppure no.

Allo stato, tali analisi senza prenotazione sono state rifiutate all’Ospedale San Marco di Grottaglie e consentite presso l’Ospedale di Martina Franca.

Insomma, la magistratura si sta muovendo per fare luce sui casi più gravi determinati dalla emergenza covid, ma sono ancora molte le falle organizzative della ASL di Taranto che rendono oltremodo inverosimile la dichiarazione rilasciata alla stampa dal Direttore Generale Stefano Rossi, secondo cui la dirigenza dell’ASL sta operando “in scienza e coscienza” nel migliore dei modi ottenendo risultati degni di nota.

Ai malati l’ardua sentenza, prima ancora che ai giudici del Tribunale penale di Taranto.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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