Radioterapia al Moscati: Asl Taranto risponde al consigliere Perrini
In riferimento alla nota odierna del consigliere regionale Perrini (FDI) riguardante “i malati oncologici del Moscati senza radioterapia e solo una tac in funzione”, si riporta di seguito il riscontro congiunto del dr. Salvatore Pisconti, direttore responsabile di Oncologia, del dr. Giovanni Silvano, direttore responsabile della Radioterapia oncologica e del dr. Di Stasi, direttore responsabile della Radiologia oncologica.
Per quanto riguarda l’oncologia e le prestazioni radiologiche, “In un momento drammatico pandemico che interessa l’intero pianeta mettendo in crisi i sistemi più sofisticati e perfetti, Asl Taranto ha messo insieme tutte le migliori energie per continuare a dare risposta alla domanda dei pazienti fragili onco-ematologici. Nonostante le difficoltà oggettive che hanno indotto a rimodulare il sistema organizzativo a favore dei pazienti Covid, non è stata rinviata alcuna terapia antitumorale e sono stati accettati tutti i nuovi casi in assenza di lista d’attesa. Il management aziendale ha fornito alla struttura di oncologia un pacchetto di prestazioni diagnostiche strumentali (tac, ect, colonscopie, egds, rx , mammografie, ecc.) che consente di evadere in tempi immediati gli approfondimenti diagnostici. Da pochi giorni abbiamo attivato un sistema informatico per consentire, in remoto, la discussione dei casi clinici nei gruppi di patologia, con il coinvolgimento degli specialisti d’organo dell’intera Asl, rispondendo quindi agli obiettivi della rete oncologica pugliese. È stata ampliata l’offerta psicologica agli ammalati neoplastici. A breve sarà inaugurata la nuova Struttura di oncologia medica del presidio Valle d’Itria di Martina Franca, senza dismettere l’assistenza ai pazienti oncologici dell’area geografica di tale presidio. Tutto questo è stato possibile grazie alla cooperazione del management aziendale e all’abnegazione assoluta degli operatori. Una riflessione conclusiva: in un momento drammatico, quale l’era Covid, è richiesto a ogni attore, qualunque sia il ruolo esercitato, un gioco di squadra al fine di dare sicurezza al paziente fragile, consapevoli dei limiti rispetto ad un evento calamitoso epocale.
Nello specifico della radioterapia, la complessità delle nuove apparecchiature di Radioterapia, tra le più avanzate oggi disponibili, ha richiesto tempi più lunghi per l’installazione e la formazione del personale. Oggi sono in funzione due dei tre acceleratori previsti, il terzo dovrebbe essere consegnato a maggio per l’uso clinico. Attualmente, sono erogabili anche trattamenti ad alta complessità, come quelli stereotassici e con controllo del respiro, che richiedono tempi di erogazione maggiori rispetto ai trattamenti standard. Nel frattempo, l’attività sulle macchine in funzione è stata incrementata grazie ad attività aggiuntiva, che ci consente di lavorare anche di sabato. Confidiamo, quindi, che a breve le attese saranno riassorbite. Non dimentichiamo però che siamo in un periodo particolare per l’emergenza COVID e, anche se la Radioterapia Oncologica non si è mai fermata, garantendo comunque tutte le prime visite, i controlli, i trattamenti e – in tempo reale – il soddisfacimento delle urgenze, specie per i pazienti ricoverati, la normativa sugli accessi e sulle modalità operative del Centro ha certamente rallentato l’erogazione delle prestazioni.
Con la messa in funzione, a regime, delle tre nuove apparecchiature su due turni giornalieri, la problematica denunciata sarà risolta. Chiediamo alla popolazione ancora un poco di pazienza; stiamo lavorando per rendere il Centro di Taranto ancora più efficace e affidabile, per eliminare il bisogno di migrare in altre strutture”.