Musica

Venerdì 26 marzo esce l’album “Antìstasis” dei Tazenda

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Sassari. «La musica è di tutti e non è un atto di coraggio: l’importante è farla per divertirsi, anche se non sempre così».

È la confessione fatta da Gino Marielli dei Tazenda alla presentazione del loro nuovo album “Antistasis” in uscita in versione cd e in digitale venerdì 26 marzo.

«Il titolo significa resistenza, dal greco classico – ha rivelato Gigi Camedda – Ognuno decide a cosa fare resistenza, più intelligente, più filosofica: non abbiamo alternative. Il disco era finito quando abbiamo scelto il titolo e si coniuga bene con il momento».

«Noi adulti torniamo a casa dei nonni o dei genitori e navighiamo nel passato tornando indietro bambini felici senza saperlo – ha aggiunto Gino – Ora nel presente che stiamo vivendo volevamo una parola che ne sintetizzasse il titolo».

“Antìstasis” è un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro.

«La realizzazione dei canti e delle basi è sempre stata tradizione e rock nella band, dal pop fino alla discomusic – ha sottolineato Nicola Nite – Cercando di mantenere la tradizione, e non è stato facile, c’è stato un enorme lavoro di sapore di canto sardo e di strumenti sardi all’interno del disco».

L’album contiene undici brani inediti più un remix in lingua sardo-logudorese e italiano, in cui si fondono il desiderio di esplorazione, l’attenzione di produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale.

«Il contenuto è un compromesso tra le tendenze di noi tre – ha precisato Gigi – C’è il desiderio di esplorazione selvaggia di Gino Marielli, la mia attenzione per le produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite. Le dodici canzoni sono venute fuori educate, pronte ad entrare in società. In certi momenti si sente per fortuna ancora la nostra adolescenza ribelle fatta di prog e di Beatles, a volte ruspante e a volte concreta. Ogni brano ha una sua storia: chi nel testo che trasuda vita vissuta, chi nella melodia che risente influenze lontane».

Questo nuovo album dei Tazenda ha avuto un parto molto lungo.

«Pubblicare “Antìstasis” è una vera liberazione – ha sostenuto Gino – Tre anni di scelta dei brani, sessioni in studio iper tecnologiche, ma anche tutti in sala intorno ai grandi microfoni insieme per cantare all’antica. Divertimento e sofferenza: quando tutto fiorisce spontaneo è una vera goduria, la tua musica che nasce e cresce in modo florido. Quando qualcosa non ingrana, occorre ripartire con idee e creatività, pazienza e mestiere. Non è facile, ma è quello che sappiamo fare meglio: partorire musica».

Sono 15 anni che i Tazenda sono rimasti orfani del cantante Andrea Parodi.

«Andrea si è ammalato e se n’è andato – ha ricordato Gigi – Non viveva a Sassari, era di Porto Torres ma aveva deciso di trasferirsi a Cagliari; avevamo bisogno di vederci e ha passato un periodo molto delicato prima di lasciarci: continuo a vivere con noi, è sempre presente e il nostro manager è figlio di Andrea».

«Ho raccolto la sua eredità scegliendo la mia strada – ha confidato Nicola – Gino e Gigi hanno sempre lasciato esprimere la mia tonalità perché sono un’artista molto diverso: è stata una nostra fortuna, sono sempre stato me stesso e ho fatto mie tutte le sfumature del repertorio con molto rispetto e molta cura».

Ospiti dell’album sono i mitici Bertas.

«Sono i nostri antenati – ha scherzato Gino – Li abbiamo conosciuti tempo fa e ci hanno ospitati nella loro sala prova: siamo loro ammiratori e stavano per sciogliersi ma poi si sono ringalluzziti quando siamo arrivati noi e abbiamo avuto il piacere di ospitarli in questo nostro nuovo lavoro».

L’album contiene il nuovo singolo “La Ricerca del Tempo Perduto”, brano che trae fortemente spunto dalla canzone d’autore italiana con la sua tradizione di contenuti poetici e profondi e che parla di quel viaggio che ogni essere umano compie per trovare la sua strada.

Sempre venerdì 26 marzo, alle ore 20.00, il giornalista Mario Luzzatto Fegiz presenta “Antìstasis” in streaming sui canali social Instagram, Facebook e YouTube della band; alle ore 21.30, invece, il gruppo presenta dal vivo i brani del nuovo album sui loro canali social e su “Sa Radiolina” (canale 601 del digitale terrestre) dall’ex Carcere di San Sebastiano a Sassari.

«Crediamo ancora in quella forma espressiva che ha allietato il mondo dagli inizi del secolo fino ad oggi – hanno osservato Gigi, Gino e Nicola – I Beatles, Battisti, i Queen e tutti quelli che con il cosiddetto pop hanno contribuito a far trascorrere un po’ più felici le vite di milioni di persone: noi abbiamo soltanto aggiunto il nostro marchio di sardità ad un format comunicativo inossidabile: la canzone».

Dalla loro nascita nel 1988, i Tazenda hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio.

«Abbiamo scelto di avere un rapporto come fossimo a scuola con tutte le nostre personalità – ha concluso Nicola – Abbiamo scelto di viverci a vicenda rispettandoci e vivendo a stretto contatto: le nostre vite si sono riversate su questo disco».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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