Fratelli d’Italia: in Basilicata monitorano i pazienti a casa con un sensore, in Puglia si lasciano soli
La seguente nota è a nome dei parlamentari Marcello Gemmato (responsabile nazionale Dipartimento Sanità FdI e coordinatore regionale di Puglia e Basilicata) e Raffaele Fitto (co-presidente del gruppo europeo ECR-FdI), oltre che dell’intero gruppo regionale di Fratelli d’Italia
“Immaginate se gli ammalati potessero rimanere a casa monitorati da un piccolo sensore – applicato sul petto come se fosse un cerotto – che trasmette via telefonino al medico tutti i parametri vitali e quindi gli consente di essere sotto continuo e attento controllo. Fantascienza? Assolutamente no, il dispositivo esiste, si chiama Sensore T Umana, ed è utilizzato dalla Sanità della Regione Basilicata che ha deciso di investire in Telemedicina per potenziare la Medicina Territoriale.
Il paziente Covid viene monitorato a casa e portato in ospedale solo quando i parametri diventano da codice rosso. Tutto telematicamente. Al contrario il paziente pugliese che invece sta a casa è costretto a vivere la sua malattia attaccato al telefono nella speranza che qualcuno gli risponda per sapere cosa deve fare.
Per questo avere sprecato 20 milioni di euro per costruire un ospedale-monumento all’improvvisazione nella Fiera del Levante di Bari ci indigna. Perché quelle ingenti risorse se fossero andate a potenziare la Medicina territoriale e la Prevenzione avrebbero sicuramente salvato più vite umane e consentito un’assistenza domiciliare migliore e più efficace. Con il risultato anche di decongestionare gli ospedali con un più basso tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri.”