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E così Milva, fiaccata dalle ferite del corpo, silenziosamente e lontana dalle luci alla ribalta da cui era da tempo lontana, è arrivata alla fine della via dove inizia quella del Cielo, per intraprendere, accompagnata da Angeli e Arcangeli, il Grande Viaggio per quella tournée senza limiti di tempo e di spazio.
La ricordiamo al suo esordio sanremese del β61, ragazza timida e impacciata di quella provincia del delta padano, suo luogo natΓ¬o, dove il Grande Fiume va ad incontrare il mare, ma di gente forte e temprata da secoli di duro lavoro contro le avversitΓ di ogni genere. Andata in sposa a Maurizio Corgnati, suo primo pigmalione che la guida verso ranghi artistici superiori per una cantante di solo musica leggera, arriva nel tempo da Giorgio 25Strelher, che in virtΓΉ dellβintelligenza e della caparbietΓ di cui lei era dotata, la innalza a livello planetario.
Dal suo esilio forzato, aveva divulgato tempo fa un pensiero di altissimo valore che Γ¨ bello ricordare qui nella sua interezza: Β«Gli artisti spazzano via la polvere dalla vita degli uomini, ma perchΓ© questo accada, lβarte deve essere continua ricerca. Bisogna studiare, attingere dal passato e modellare il sentimento, le emozioni e il gusto del presenteΒ».
Ricordiamola, dunque, con la malinconia che in questo momento ci prende per questo distacco che, pur se ineludibile, mai avremmo in cuor nostro voluto, ringraziandola per i brividi artistici che ha saputo generosamente offrirci con quella passione che lβhanno elevata ai fasti anche sul palco di quel tempio parigino, accessibile ai pochi, ma universalmente conosciuto dicendo semplicemente Olympia.
E scusate se è poco di una ragazza partita da un piccolo paese a cavallo di due regioni, che lascia tracce così profonde del suo passaggio terreno.