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Il Buongiorno di Pina Colitta. Un richiamo di speranza

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Il mio buongiorno con la speranza senza paura.
Solitamente è durante la sera che ci raccogliamo nei pensieri quando, guardando la luna, ci poniamo qualche interrogativo. L’atmosfera è magica, notturna, con la luce della luna che regna sovrana sulla natura come se fosse una presenza divina, anche quando le nubi diventano una minaccia sempre più imminente.
È  in questi istanti che si crea un’atmosfera magica se riusciamo a essere presenza solo per noi stessi, in compagnia delle stelle lucenti e la nebbia di latte.
Nel silenzio dei nostri pensieri si avverte solo il suono dell’assiolo, uccello notturno, che potrebbe ispirare pensieri legati alla morte.
Eppure quale situazione potrebbe essere più opportuna per evocare in noi quei sentimenti che, sebbene di paura, terrore, incertezza, ci fanno comunque comprendere il continuum tra vita e morte? Come non pensare in questi mesi che la morte può essere sempre pronta a far sentire la sua presenza nella serenità?

Uomo nel bosco (foto di Giuseppe Laterza, elaborazione S. Del Piano)

Invece è da questa sensazione, tra speranza e precarietà, che si può trovare un momento di serenità… Eh sì, la poetica “delle piccole cose” ci può mostrare come anche i dettagli più insignificanti sanno essere importanti per l’interpretazione della nostra esistenza.

 

Dov’era la luna? Ché il cielo notava in un’alba di perla,

ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù…

Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…

Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?…);
e c’era quel pianto di morte…
chiù…
Giovanni Pascoli

Un inizio settimana ricco di speranza e riflessione.

(copertina di Marina Giannotti)

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