Il Buongiorno di Pina Colitta. Totalità possibile
Un buongiorno speciale. E sì che lo è, speciale, quando guardiamo a ciò che siamo
realmente.
Noi siamo noi… Siamo il nostro corpo, siamo questi pensieri. Siamo queste sensazioni, questi desideri, questo benessere, queste meravigliose proprietà che abbiamo, questa personalità. Se siamo tutto ciò, perché sostiamo nelle delusioni, incapaci di
affrontare le tempeste che la vita ci porta?
Noi siamo le stagioni, noi siamo inizio e fine… Eppure non ci è dato vedere la morte
pacifica, come una sorta di dono, una benedizione perché è semplicemente “un ritorno degli elementi agli elementi” e che tale possiamo accettare se ci saremmo realizzati, molto vicini alla nostra natura senza essere blindati, senza enormi chiusure…
Vivere in egual modo gioie e dolori, continuando a celebrare la nostra sacralità nel “tempo globale”, farlo per se stessi, non per compiacenza o convenienza.
Dobbiamo solo soddisfare il nostro bisogno di viaggio, liberi come un gabbiano e
“volare fino a quando c’è dato”, nel vero amore di sé, in una pace che ci consente di abbracciare, in modo compassionevole, i nostri dispiaceri e le sofferenze.
In questo modo, toccare il centro del nostro essere e, chissà, la totalità!!
I dolori le gioie
i traguardi gli smarrimenti
i silenzi le tregue
gli oblii fugaci…
Vivili tutti con ugual presenza,
senza rinuncia
senza infingimenti.
Vivili, mio gabbiano, per te stessa
come l’abc dell’io più vero,
per il tempo globale
più che per un giorno
o un’occasione.
Nel volare, si sa,
s’incontrano i sollievi della brezza
o i fortunali…
Ma quel che conta è volare
fino a quando c’è dato.
Il cielo è libero
senza percorsi obbligati
o stazioni d’arrivo
non ha una quotidianità…
Chi negherà che al termine del volo
la nostra media
non sia stata la totalità?!
Michele A. Pastore, Totalità, da Cieli di vetro, 2015
Omaggio nell’Ottantesimo della nascita di Michele A. Pastore, naturalista, biologo marino e operatore BB.CC., saggista e poeta (Sannicola – Le, 08-05-1941; Taranto, 07-04-2021)