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UNTITLED# di Simonetta Longo edito per i tipi di puntoacapo Editrice in diretta social la presentazione

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Venerdì 14 maggio 2021, ore 20.30 un vero e proprio «romanzo in versi» nel quale le questioni ambientali e culturali si intrecciano con la poesia, oltre che, più in generale, con l’esistenza di “ognuno”, di ogni uomo e donna con la propria storia, in Salento come in Giappone.

Untitled# suggerisce un altro «senso» di lettura rispetto a quello occidentale; è un libro da sfogliare «al contrario» e su più piani, spaziali e temporali dice l’autrice, poetessa di origine salentina, condirettore della storica rivista letteraria «Il Segnale» di Milano.

Immaginate un altro «senso» di lettura rispetto a quello occidentale. Immaginate un libro da sfogliare «al contrario» e su più piani, spaziali e temporali. Così UNTITLED# (puntoacapo Editricepp. 186, € 18,00), il nuovo lavoro di Simonetta Longo, poetessa di origine salentina, condirettore della storica rivista letteraria «Il Segnale» di Milano. È un vero e proprio «romanzo in versi» nel quale le questioni ambientali e culturali si intrecciano con la poesia, oltre che, più in generale, con l’esistenza di “ognuno”, di ogni uomo e donna con la propria storia, in Salento come in Giappone. 

UNTITLED#, la cui uscita è stata anticipata lo scorso anno dalla plaquette artistica “LA SINDROME DELL’ULIVO” di Simonetta Longo, una poesia a fumetti sugli alberi secolari del Salento colpiti dalla Xylella sarà presentato venerdì 14 maggio alle ore 20.30 in diretta social sulle pagine Facebook (facebook.com/puntoacapoEditrice.poesia) e Instagram (instagram.com/puntoacapoeditrice/?hl=it) della Casa Editrice e YouTube (https://www.youtube.com/channel/UChOERom9fg84myw0EhQEEYA) dell’Editore (non è richiesta l’iscrizione). Introduce Mauro Ferrari.

La lettura di UNTITLED# viene anticipata da un vero e proprio vademecum “COME LEGGERE UNTITLED#? che spiega come “al modo giapponese, la rilegatura si trova sulla destra, le pagine «libere» a sinistra” e come questa non sia una “semplice inversione tipografica e neppure il tentativo di proporre – per la lettura – un diverso movimento della mano (e degli occhi). Questo libro è un percorso, ma il verso da intraprendere è una scelta, potrà richiedere lo sforzo di leggere e porsi da altre possibili inclinazioni prospettiche. La direzione, quindi, è semplicemente consigliata; chi legge può decidere di procedere «a rovescio» o addirittura circolarmente – i lati, l’inizio e la fine del libro non sono certi”.

Copertina spiegata

Il libro, già disponibile sul sito dell’editore, sarà in vendita nelle librerie e nei maggiori store digitali dal 31 maggio prossimo.

Dettagli su https://www.puntoacapo-editrice.com/product-page/untitled-simonetta-longo

Sito personale: www.simonettalongo.it

Academia: independent.academia.edu/SimonettaLongo

Sito rivista “Il Segnale”: www.rivistailsegnale.it

INFO Untitled# e BIO autrice

Vero e proprio romanzo in «versi», Untitled# rappresenta una narrazione in cui è possibile esperire la dispersione del «soggetto» in un mondo dove non è più possibile mantenere un dialogo poetico con la natura e con gli altri esseri viventi basato su rapporti di forza che presuppongono, in ambito editoriale, la superiorità dell’Autore su tutti i contenuti all’interno della pagina scritta. Ridotto a sciami «ritmici» di sé, il poeta sa che occorre «raschiare le parole/ dai fogli/ e rinunciare al possesso» delle stesse interrogandosi sul «senso» della scrittura e sulla funzione della letteratura (e dell’arte tout court) all’interno della nostra società. Da qui la ricerca di una diversa modalità di lettura, che ha portato Longo a mettere in discussione lo stesso concetto di libro inteso come “oggetto” fisico così come si è configurato nella civiltà occidentale.

In un mondo al collasso, «senza versi che non siano più che/ disabitati», tutto è soggetto a eradicazione e cancellatura, il Lago d’Aral come la sula a Mana, Holland Island, quasi scomparsa per innalzamento del livello del mare, e l’ulivo abbattuto del Salento come un verso che soccombe alla memoria, la domanda è quanto possa resistere un uomo. È necessario cercare l’«acqua/ di un’altra lingua», «un verso di recupero». La possibilità di un gesto nuovo, straniato (per capacità estrema di conservazione e resistenza). A partire dalla sintassi sovvertita. Il libro si apre (o si chiude) con un cambio radicale del punto di vista attraverso il quale, ritracciando «segni naturali», parole a nascita orizzontale «senza reggenze e subordinazioni», ognuno di noi può essere soggetto e oggetto di cambiamento, il cui esito è vincolato alla scelta. A difesa dall’erosione e dall’assenza, non resta che piantare «versi nell’argilla/ per dare forma/ai futuri», perché «la simbiosi col silenzio/ non placa il potere urticante/ delle parole».

Simonetta Longo, di origine salentina, laureata a Lecce in Lettere moderne con il critico Donato Valli, vive e insegna a Milano. È condirettore della rivista «Il Segnale» e redattrice della rivista «Pentèlite». Ha pubblicato con Puntoacapo il volume di poesie Notturlabio (2014), vincitore del Premio Rodolfo Valentino. Sogni ad occhi aperti (2015); Fluttuazioni in campo sonoro per i tipi delle edizioni Pulcinoelefante (2014); nel dicembre 2019 la plaquette artistica La sindrome dell’ulivo, una poesia a fumetti il cui testo era già stato presentato a BookCity. Ha partecipato a reading ed eventi, fra i quali: «I 50 anni della “contestazione testuale”», a cura de «Il Segnale» (2013); «È-vento di poesia» (Torino, 2013 e 2014); «Il silenzio dell’ignoranza e la voce della poesia» (Casa della poesia, Milano, 2014); «L’addio in versi. Gli ultimi versi dei grandi poeti del ‘900» (Casa della Poesia, Milano, 2015); «Pioggia di poesie su Milano/ Bombardeo de Poemas sobre Milán» (Expo 2015, Piazza Duomo, Milano); «Affari poetici» (Palazzo della Borsa, Milano, 2017); «Parole dell’essere e dell’andare» e «Sei poeti per sei storie» (BookCity, Milano, 2017 e 2019, a cura de «Il Segnale»); «Le lune dei poeti del Sud» (Santeramo in Colle, Palazzo Marchesale, 2019). Sue poesie, racconti e saggi di critica letteraria sono presenti su diverse antologie, riviste cartacee e digitali, siti letterari e ebook. Il suo sito è www.simonettalongo.it

COME LEGGERE UNTITLED#?

Il «senso» di lettura di questo libro non è quello occidentale; al modo giapponese, la rilegatura si trova sulla destra, le pagine «libere» a sinistra. Non è una semplice inversione tipografica e neppure il tentativo di proporre – per la lettura – un diverso movimento della mano (e degli occhi).

Questo libro è un percorso, ma il verso da intraprendere è una scelta, potrà richiedere lo sforzo di leggere e porsi da altre possibili inclinazioni prospettiche. La direzione, quindi, è semplicemente consigliata; chi legge può decidere di procedere «a rovescio» o addirittura circolarmente – i lati, l’inizio e la fine del libro non sono certi.

Si è deciso, inoltre, di utilizzare nel testo dei caratteri lineari perché questi svolgono, all’interno del progetto Untitled#, la funzione di «proto-caratteri» meccanici, di caratteri non graficamente ornati, e vicini pertanto a una scrittura più «originaria», posto che dopo Gutenberg e, oggi, internet non possiamo non scrivere «meccanicamente». Ma c’è anche un’altra ragione: rispetto alla scrittura a mano, nella quale ogni uomo o donna ha un «suo» stile, l’uso di un carattere riproducibile in serie rende tutti uguali. Vi si cela una ambiguità, da un lato l’allontanamento dalla naturalità e la relativa perdita del «sé», dall’altro invece la possibilità di una visuale (e una scrittura) completamente «aperta».

Quest’idea di fondo è alla base del libro che si muove dal presente – talvolta da un prima – ai futuri possibili (con particolare attenzione verso le questioni ecologiche e socio-politiche) o viceversa, perché possiamo leggere il libro anche nell’altro «senso».

Attraverso un doppio sguardo – avanti e indietro, ma anche verticale e orizzontale – il mondo d’oggi è raccontato in Untitled# con gli occhi di Ognuno. E così, mediante questa prospettiva «inclinata», gli esseri viventi e i luoghi più devastati del pianeta divengono icone di un possibile mutamento biologico e antropologico sospeso tra ansia e canto.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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