Musica

Pierdavide Carone torna il 28 maggio con l’album “Casa”

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Milano. «Dell’esperienza con Lucio mi è rimasta la capacità di ascoltare e ascoltarmi meglio che si riflette molto nella musica: prima non ero sempre a fuoco e ascoltando oggi quei tre dischi dell’esordio, alcuni brani non meritavano di finire dentro a un album ma sono cose che impari con il tempo ma che con Lucio l’ho capito più in fretta rispetto alla mia età».

È il ricordo di Lucio Dalla da parte di Pierdavide Carone che venerdì 28 maggio torna con il nuovo album “Casa” proprio nove anni dopo “Nanì e altri racconti” prodotto dall’artista bolognese.

«Lucio era un grande autore di canzoni ma anche un grande ascoltatore ed è per questo che i suoi dischi sono belli sempre senza un punto di caduta – ha aggiunto – Lui era sempre autocritico: in questo disco difficilmente ci sarà qualcosa che fra dieci anni vorrò ripudiare perché credo che sono stato attento a scegliere le canzoni che ne fanno parte».

Il titolo di questo quarto album del cantautore di Palagianello non a caso si intitola “Casa”.

«È da lì parte tutto e tutto ritorna – ha precisato – È un luogo dove riconosci tutto, gli odori, i profumi, le persone e i loro abbracci; in realtà anche nelle altre canzoni si sente l’alone di casa, di tornare a qualcosa di conosciuto, ed è bello tornare in un luogo che ti fa sentire confortato e confortevole».

Ed è proprio il brano “Casa”, in chiusura, ad aver dato il titolo all’album.

«È uno dei primi brani scritti per questo disco – ha rivelato – È un po’ la mia transumanza perché da Roma mi sono trasferito a Milano, ho cambiato le amicizie, gli amori, parte dagli adii inevitabili anche se ci si dice arrivederci; l’addio era soltanto l’antefatto, perché ha una malinconia magica che vi prende spunto per cercare di essere poi un ritorno. Sono sentimentalmente messo bene: ho già vissuto da giovane una esperienza da rotocalco ed è una giostra su cui non mi interessa salire perché la mia vita è giù dal palco».

Pierdavide Carone ha musicato tutto l’album e scritto i testi: “Casa” l’ha musicata con Antonio Di Fonzo di Castellaneta che ha suonato anche il pianoforte e orchestrato gli archi; un’altra presenza pugliese è quella del manager Daniele Palano di Brindisi.

L’album si apre con “Non m’importa niente”.

«Probabilmente sarà il prossimo singolo – ha affermato – È una canzone insolitamente aggressiva per questo disco che ha delle tinte sicuramente diverse; ero in una giornata particolare e ho buttato fuori il tutto come un veleno: forse andare fuori dai binari porta a dei risultati e faccio fatica a sentire qualcosa del mio passato che gli assomigli».

“Buonanotte” è il singolo attualmente in rotazione radiofonica.

«Ha un’atmosfera molto magica, quasi catartica: è molto coerente con quello che le persone conoscono di me e hanno continuato a seguirmi in questi anni di silenzio – ha confidato – I suoni sono diversi perché intanto io sono cresciuto, con la mia capacità di usare delle figure retoriche: è una canzone d’amore».

Carone ha voluto inserire in questo disco anche la canzone “Caramelle”, feat Dear Jack, che Claudio Baglioni non ritenne adatta per il suo festival di Sanremo del 2018.

«Fui preso dallo sconforto e dalle insicurezze – ha riflettuto – Forse non ero abbastanza forte il pezzo, forse non ero abbastanza forte io: sono tutte domande che chiunque si fa; quel brano era una magia dolorosa e comunque una magia, e decidemmo di uscire fuori con quella canzone per dimostrare che era stato lui ad essersi sbagliato e non io nella scelta di proporla. I numeri hanno supportato il pezzo che meritava di stare in quel festival: è andata bene lo stesso e mi sono convinto di non lasciarsi fagocitare da un ‘no’ poiché il rischio è che, a volte, il ‘no’ è sbagliato».

Il nuovo album di Pierdavide Carone racconta un percorso della sua crescita personale e artistica: racchiude il suo lavoro degli ultimi tre anni, dopo essere stato costretto a fermarsi per problemi di salute, rientrando in studio per terminare le registrazioni appena le condizioni lo hanno reso possibile.

«Ho avuto un tumore che fortunatamente è stato semplice rimuovere – ha accennato – Devo stare sempre attento ed essere sotto controllo: ora sto bene ed è tutto risolto. È stato un periodo difficile con dolorosi addii come quello di Lucio Dalla con cui avevo fatto l’ultimo disco che ha generato questa lunga pausa, è mancato il suo fido compagno di viaggio Michele Mondella che era diventato anche il mio, a novembre scorso ho perso anche mio padre, la perdita più grossa, la persona che più di ogni altra mi ha cresciuto e mi ha aiutato a farmi diventare quello che sono, ho perso anche una pro-zia che mi aveva battezzato e anche cresimato».

Fra le dieci canzoni del disco c’è anche “Forza e coraggio!”, canzone uscita lo scorso anno, un inno alla resilienza che nasce dall’urgenza del parlare di un momento di difficoltà che ha segnato la sua vita.

Questo disco non risente di questa pandemia.

«Si è sviluppato durante la pandemia dandogli un suono – ha confessato – Le canzoni le avevo già scritte prima ma l’apnea ne ha ritardato l’uscita perché chiusi in casa era difficile portar fuori un disco cui tengo molto: ci sono delle canzoni che avevano un suono diverso, come “Prima di addormentarti” che nello studio di casa l’ho rifatta daccapo».

Venerdì 28 maggio, dopo l’uscita del disco, alle ore 21.30, Pierdavide Carone presenterà in anteprima live questo suo nuovo album di inediti sul palco della Streaming Arena; per informazioni: https://www.streamingarena.it/evento/pierdavide-carone-live-streaming/.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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