Carmine di Grottaglie, oratorio on line e desiderio di ricominciare
Dai laboratori creativi all’astrattismo di Kandinskij, a servizio dei più piccoli.
Metti una situazione di emergenza sanitaria che costringe tutti a casa; metti l’impossibilità per grandi e piccini di potersi incontrare e vivere qualsivoglia attività sociale in presenza; metti dall’altra parte l’audacia e la caparbietà di chi non vuole arrendersi al clima di passiva rassegnazione che il virus e le conseguenti (seppur doverose) chiusure hanno portato con sé.

È il caso della Parrocchia del Carmine di Grottaglie, dove catechisti e animatori non si sono dati per vinti davanti all’impossibilità di incontrare i propri bambini e ragazzi ma hanno cercato con entusiasmo una strada nuova. Nasce così un ambizioso progetto, “l’oratorio online”, cha ha visto protagonisti a partire dal mese di novembre un gruppo numeroso di bambini e ragazzi, dalla prima elementare alla seconda media. Ogni sabato pomeriggio, dopo le attività di catechesi (anch’esse online), i bambini hanno potuto vivere in remoto l’ormai consueto appuntamento dell’oratorio pomeridiano. L’intuizione degli animatori, guidati dal parroco don Ciro Santopietro, dal diacono Francesco Manisi e coordinati dal responsabile dell’oratorio Enzo Cavallo, è stata quella di proporre delle attività che potessero essere svolte con facilità anche a casa, coinvolgendo gli stessi genitori. Tre laboratori per un bel po’ di divertimento e socialità: il laboratorio “art attack”, con la creazione di elaborati e lavori manuali molto carini; il laboratorio di ceramica, immancabile nella città delle argille e il laboratorio di cucina che ha prodotto squisite leccornie.
Il progetto, nato quasi per scommessa e non senza iniziali difficoltà, ha sin da subito trovato il consenso e la partecipazione numerosa dei bambini e delle loro famiglie. È stata una bella opportunità che ha avuto il merito di restituire ai bambini un tempo di distensione e relazione, oltre la consueta DAD.

Imprescindibile si è rivelata la collaborazione dei genitori che si sono coinvolti attivamente nel progetto, rimanendo accanto ai propri bambini e guidandoli da casa nella realizzazione di quanto veniva proposto sulla piattaforma digitale dagli animatori.
Le foto degli elaborati prodotti durante gli incontri del sabato, fantasiosi e variopinti come solo l’immaginazione dei più piccoli può essere, sono state settimanalmente pubblicati sulla pagina Facebook dell’Oratorio, dove sono tutt’ora disponibili.
Questo bel percorso si è concluso nel pomeriggio del 21 maggio scorso, quando tutti i bambini sono stati invitati in parrocchia per vivere una particolare esperienza, finalmente in presenza. Naturalmente il tutto è avvenuto nel ligio rispetto delle norme anti-covid, nella cornice del settecentesco chiostro carmelitano. Ai bambini è stato proposto l’ascolto di un racconto, la storia del “folletto Naturino”, e la visione di alcune diapositive che mettevano insieme gli episodi della fiaba narrata con le forme astrattiste del grande pittore russo Vasilij Kandinskij. Successivamente, usando liberamente tecniche, colori e forme che meglio corrispondevano alla personale creatività, ai bambini è stato chiesto di riprodurre su un foglio emozioni, suoni ed espressioni che erano rimaste nella loro mente dall’ascolto del racconto. I risultati sono stati sorprendenti e originalissimi.
Inutile riportare il clima di entusiasmo e allegria vissuto dai bambini: dopo più di un anno, finalmente veniva data loro l’occasione di riappropriarsi dei loro spazi parrocchiali e delle loro relazioni in presenza. Piccoli segni di speranza che ci fanno guardare al domani con ottimismo e un po’ più di luce, al di là di mascherine e distanziamento. Agli animatori e ai catechisti che hanno creduto in questo progetto va la gratitudine dell’intera comunità parrocchiale.