Questo è il Moscati
Sì intitola così la manifestazione di fine anno del Liceo Moscati di Grottaglie, diretto dalla Dirigente Scolastica Anna Sturino.
Una serata all’aperto, con animazione degli studenti e durante la quale sarà presentato l’Annuario. L’appuntamento è per lunedì 14 giugno alle ore 18 al Parco della Civiltà di Grottaglie.
Tempo di bilanci, soprattutto per la scuola, dopo un anno e mezzo di collegamenti a distanza e aule vuote.
I ragazzi hanno voglia di raccontare e raccontarsi. Lo hanno dimostrato partecipando con senso operativo al progetto Pon “giornalismo ed editoria” grazie al quale hanno prodotto il loro Annuario. Sono stati guidati dagli esperti Francesco Friuli di Studio100, Antonio Mandese della libreria e casa editrice Mandese e Angelo Di Leo della Ringhiera. Una scommessa vinta su un progetto interrotto il 4 marzo 2020, quando da Roma imponevano la sospensione in tutte le scuole di Italia delle lezioni in presenza. Ai primi segnali positivi di Aprile, le prof. referenti Evelyn Zappimbulso, Marilena Cavallo e Marina Di Serio hanno sondato la volontà degli studenti che hanno risposto più che positivamente. Ed ecco il loro lavoro.
Un testo che narra i giorni di Scuola, i diciottesimi a distanza, l’attesa del lievito nelle case, la musica compagna dei giorni sospesi, la voglia di capire e ribellarsi, di ballare nonostante tutto. Un prodotto editoriale scritto da penne giovani, inesperte e per questo vere. L’Annuario del Liceo Moscati non è solo un “libro di visi” tra banchi, reali o virtuali. È innanzitutto la voce degli studenti. Le loro emozioni, le loro aspettative, la loro Scuola.
(Nota a margine del direttore )
In copertina una foto di gruppo dei ragazzi del Moscati, vogliamo avvisare che oggi domenica 13 ottobre 2021, è l’ultima volta che questo giornale pubblica foto di persone “mascherate”, da domani non sarà più possibile per la linea editoriale intrapresa da questo stesso giornale (le foto con volti celati verranno cestinate), fatto salvo il principio che ognuno è libero di indossare la mascherina, questo però non può non essere messo in conto che serve solo un attimo per la foto e non si corre alcun rischio, considerato anche che la foto in copertina, come in questo caso, è scattata all’aperto e quindi le mascherine potevano essere tolte, senza contare che resterà ai ragazzi un bruttissimo ricordo costretti ad essere immortalati con quell’orribile orpello, sulla utilità non mi addentro, hanno parlato autorevoli scienziati su questo inutile orpello all’aperto (ovviamente poco ascoltati).
Questo è quanto firmato da Lilli D’Amicis direttore della testata giornalistica oraquadra, giornale noto per essere fuori dal diabolico progetto del pensiero unico il famoso media mainstream.