D’Errico (Puglia Popolare): disabilità psichica, famiglie sole
Ancora molto lontani da un efficiente servizio di assistenza pubblica
Il terribile episodio accaduto ieri ad Ardea provincia di Roma, dove un giovane con, pare, gravissimi problemi psichici, ha ucciso due bambini ed un anziano per poi togliersi la vita, e una persona che a Taranto va in giro completamente nuda, per la loro eccezionalità richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica e scatenano il popolo social. In realtà si tratta solo della punta dell’iceberg che spunta nel mare di ordinaria indifferenza che riguarda le disabilità mentali. Una forma di disabilità certamente più complessa e difficile da gestire, in un contesto in cui, purtroppo va detto, in generale, tutte le disabilità soffrono di qualche “distrazione” di troppo.
A partire dall’assenza di una diffusa cultura del rispetto del disabile, testimoniata da tanti comportamenti scorretti, come il parcheggiare davanti agli scivoli o occupare gli stalli dedicati, o ostacolare l’accesso alle spiagge. Purtroppo molto spesso il cattivo esempio viene proprio dalle istituzioni; tanti gli edifici pubblici che presentano ancora importanti barriere architettoniche.
Le disabilità psichiche, soprattutto le più gravi, incontrano ulteriori ostacoli. Grandi problemi di gestione che ricadono del tutto sulle famiglie. Secondo una ricerca di qualche anno fa realizzata da Domina – Associazione nazionale famiglia datori di lavoro domestico realizzata dalla Fondazione Leone Moressa intitolata “Lavoro domestico e disabilità in Italia.
Il ruolo delle famiglie al centro del welfare italiano”, in Italia i disabili in totale sono 3,2 milioni: si va dai problemi di movimento e locomozione (1,5 milioni di persone), alla carenza di autonomia nelle attività quotidiane come vestirsi o lavarsi i denti (quasi 2 milioni), ai problemi di comunicazione, vista, udito, parola (circa 900mila). Infine, quasi 1,4 milioni di persone sono costrette a letto, su una sedia o a restare confinati nella loro casa per impedimenti fisici o psichici. Di fatto secondo la ricerca, i cui dati vanno attualizzati, il grosso della spesa dell’assistenza ricade sulle spalle, e sul bilancio, delle famiglie. Insufficienti i centri diurni, in tanti sono costretti ad affidarsi a servizi privati di assistenza, laddove ci siano le condizioni economiche per farlo.
Una politica che metta al centro la persona non può consentire che si continui ad ignorare queste problematiche. A tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, quello delle disabilità in genere, e di quelle psichiche in particolare, deve occupare il primo posto nelle priorità di qualunque agenda. Puglia Popolare si muove su questa strada e promuoverà ogni utile iniziativa per stimolare chi ha il compito di assumere le decisioni, partendo dall’applicazione delle normative già vigenti, per poi migliorarle, come nel caso della legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili“, troppo spesso inapplicata.
Avv. Francesco D’ Errico
Presidente Comunale Puglia Popolare Taranto