LA DANZA DEI PENSIERI di Loredana Fina. Compassione + gratitudine = gioia
Facile a dirsi, difficile ma non impossibile da attuare.
È un esercizio costante, duraturo, che se “praticato” correttamente aiuta e stimola quel processo di autotrasformazione interiore chiamato “rivoluzione umana”, una rivoluzione che parte da dentro e che può aiutarci a trasformare la crudeltà in compassione, l’irriconoscenza in gratitudine.
Tutto questo è un’esperienza davvero interessante e meravigliosa che vale la pena intraprendere.
Vi sono diverse forme di meditazione che hanno come scopo l’apertura del cuore e della mente per diventare più compassionevoli nei confronti di noi stessi e degli altri.
La compassione è una dote più difficile da sviluppare della bontà, dal momento che alcune emozioni assomigliano alla compassione ma ci fanno più male che bene.
I benefici della compassione sono molto utili in molti ambiti della vita quotidiana, compresa la capacità di collegarsi in maniera empatica sia con gli altri sia con se stessi, ma soprattutto ci insegna a valutare se le nostre solite idee e azioni sono così sagge come ci sembrano. Quando siamo in grado di comprendere che le nostre azioni hanno conseguenze (causa ed effetto) che ricadono su noi stessi e sugli altri, la compassione ci conduce ad essere più saggi.
Se poi riusciamo a meditare per coltivare anche il senso di gratitudine nella vita quotidiana potremmo sperimentare cosa significhi sentirsi più felici e appagati. Quando ci sentiamo grati in modo autentico e profondo per qualcosa di cui abbiamo riconosciuto un valore importante, sperimentiamo un senso di appagamento, soddisfazione, felicità. Spesso queste sensazioni durano poco ma, con un allenamento costante, possiamo imparare a generare uno stato mentale di appagamento, coltivando la gratitudine per le cose positive che di solito diamo per scontate.
Quando addirittura decidiamo consapevolmente di abbandonare quel tipo di felicità relativa (perché basata su circostanze esterne e peraltro una felicità solo temporanea) dovuta al senso di soddisfazione e gratificazione che si prova per aver realizzato un obiettivo, siamo più aperti a sperimentare un altro tipo di felicità detta felicità assoluta, che altro non è che uno stato vitale talmente gioioso che ci permette di godere pienamente della nostra esistenza in qualunque circostanza della vita.
Possiamo quindi tranquillamente affermare che compassione più gratitudine rendono gioia!
Personalmente, mi ritengo davvero molto fortunata per aver potuto incontrare in questa esistenza la pratica meditativa del Sutra del Loto di Nichiren Daishonin.
Ringrazio con profonda gratitudine il mio Maestro Daisaku Ikeda, III° Presidente della Soka Gakkai International, per gli innumerevoli incoraggiamenti, per l’insegnamento della pratica, per il materiale di studio, perché senza tutto ciò questo meraviglioso percorso che incontrai nel lontano 1985 ma che poi ho approfondito a partire dal 2011 non lo avrei mai potuto intraprendere.


scrittrice