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Il Buongiorno di Pina Colitta. Cura parallela

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Il mio buongiorno con un parallelismo:  quello fra la cura locale sul territorio e la cura delle persone nella cerchia familiare.
Il parallelismo fra la cura dei beni comuni e quella delle persone è confermato da ciò che vediamo guardandoci intorno. Gli abitanti dei quartieri cittadini, così come quelli dei borghi, non si limitano a “fare la manutenzione” dei beni comuni, ma “se ne prendono cura”. Mi sembra che ci sia una bella differenza!!! Se si arriva a parlare di manutenzione già possiamo pensare ad una attività di tipo tecnico, come la manutenzione di una qualsiasi cosa, la caldaia, la macchina, ecct. Quando invece parliamo di cura potremmo pensare sicuramente  a sentimenti come empatia, premura, partecipazione, sollecitudine, delicatezza. E non solo, anche preoccupazione e inquietudine per le sorti della persona o dell’oggetto di cui si ha cura. Chi si prende cura di qualcosa mette in gioco la sua responsabilità che qualora non ci fosse, si definirebbe indifferenza. Ora, se in ambito privato è normale che ci si prenda cura di qualcuno la cui esistenza ha importanza per noi, un bambino, un familiare, una persona amata, in ambito sociale, relativo al terzo settore come si sviluppa la cura? Sicuramente grazie alla solidarietà praticata quotidianamente da migliaia di volontari in tutto il Paese, ed in questo caso diventa del tutto  “normale” prendersi cura di persone in difficoltà, benché estranee alla propria cerchia familiare. Bene, questa normalità non esiste in ambito pubblico, e mi duole dire , soprattutto in Italia, nazione in cui ci si prenda cura dei beni di tutti con la stessa sollecitudine, premura e attenzione con cui ci si prende cura dei propri beni.

“Un guerriero responsabile non è quello che si prende sulle spalle il peso del mondo. E’ colui che ha imparato ad affrontare le sfide del momento”

Paulo Coelho


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