Grottaglie, Parco giochi privato in zona agricola
Tanti cittadini grottagliesi, quando percorrono la strada che porta a San Marzano, subito dopo essere passati sotto il cavalcavia della superstrada, si chiedono cosa sia quell’insieme di camper e roulotte chiuse all’interno di un terreno recintato con un alto muro di cinta.
Ebbene, pare che all’interno di quell’area, avente una destinazione agricola, i proprietari hanno intenzione di realizzare un parco giochi privato per bambini.
Usiamo il condizionale perché non è dato sapere cosa stia succedendo in merito all’autorizzazione di tale parco giochi. I consiglieri di Grottaglie Domani chiedono, da settimane ormai, la convocazione della competente commissione consiliare per avere lumi ma l’Amministrazione fa spallucce e tiene in gran segreto l’iter autorizzativo non convocando tale Commissione.
Questo perché l’area attrezzata insiste su suolo agricolo e per realizzare un parco giochi è necessario modificare il Piano Regolatore vigente con la conseguenza che in zona, aprire un precedente di questo genere significa aprire a speculazioni edilizie di tutti i tipi. Inoltre siamo alla fine della consiliatura ed il Consiglio comunale può deliberare solo per questioni urgenti ed indifferibili e l’Amministrazione D’Alò non può mettere il prossimo consiglio comunale dinanzi a fatti compiuti così delicati che riguardano la città.
Come Grottaglie domani riteniamo che occorreva ottemperare al Regolamento convocando nei termini (7 giorni) la commissione e non dopo oltre tre mesi; nel merito, inoltre, è necessario evitare ulteriore consumo di suolo per cui un parco giochi si può realizzare in aree più rispondenti al PRG e lasciare quella in zona agricola.
Si deve sapere che sull’area indicata dovrebbe passare la strada provinciale Bradanico-Salentina che, nella fase di attuazione, potrebbe essere condizionata da questa struttura.
Dai subcomparti a quest’ultimo episodio è ormai chiara la deriva del Sindaco che era partito da consumo di suolo pari a zero e si ritrova, oggi, per necessità elettorale, “ostaggio” dei tanti tecnici candidati nelle sue liste a cui probabilmente sono state firmate troppe cambiali in bianco che però non possono essere pagate dai cittadini grottagliesi.
