Elezioni comunali 3 e 4 ottobre a Grottaglie. Francesco Donatelli colpito dall’infantilismo politico di chi si crede il padrone del mondo, ma alla fine è stato un boomerang
La notizia della mia candidatura nella lista del PD a sostegno del candidato sindaco Alfredo Traversa non è andata giù ai ragazzi di Sud in Movimento e ai fans del Sindaco. E reagiscono nel modo più infantile pensando di offendermi usando termini come “vecchio” , “veterano” ecc. come se accumulare esperienza amministrativa in modo pulito, trasparente al servizio della città e supportato dal consenso elettorale sia un fatto negativo e non il giusto riconoscimento da parte degli elettori che è l’unico metro di misura in un regime democratico. Presentare in cinque anni di opposizione alla giunta D’Alò oltre 40 interrogazioni, una decina di interpellanze, 5 ordini del giorno e oltre 15 richieste di convocazione di commissioni e Consiglio comunale non è la stessa cosa della muta presenza in Consiglio comunale della maggior parte dei Consiglieri di maggioranza.
Evidentemente pensavano che per loro questa campagna elettorale fosse poco più di una passeggiata tanto da illudersi di vincere addirittura al primo turno. Farebbero bene a fare un bagno di umiltà, abbassare i toni arroganti e di confrontarsi sui temi che riguardano la nostra comunità.
“Scoprirebbero” così che la storia di Grottaglie comincia prima del 2016 e rendersi conto della grande eredità ricevuta dalle precedenti amministrazioni. Se hanno potuto fregiarsi del riconoscimento di “Grottaglie 2020” è perché hanno presentato la candidatura corredata dal lungo elenco di strutture sportive trovate come la piscina comunale inaugurata dal sindaco appena insediatosi. Inaugurazione seguita ad altre opere pubbliche come l’ex Convento Cappuccini e la Biblioteca comunale. Persino la tanto strombazzata Rigenerazione urbana non poteva esserci se il centro storico non si fosse dotato del Piano di recupero con il Piano Cervellati, o se non fossero state aperte strutture nel centro storico come il Castello episcopio, palazzo De Felice, la Torrente del Vento ecc. o l’acquisto di immobili nel centro antico come il Palazzo Fornari.
Fin qui la pacata risposta della saggezza di un “vecchio” che in 40anni ha dato tanto alla politica grottagliese, piaccia o no ma è così, ovviamente non sono mancati i tantissimi messaggi di solidarietà su Fb, e un editoriale dalla pagina di GrottaglieSi:
” I NATI VECCHI

Cari nati vecchi, cercate di contenervi perché tutto passa, e se ciò che si è fatto è stato fatto con protervia, arroganza e maleducazione, domani vi resterà solo il vento tra le mani.