Maria Santoro su crisi ex Alenia: incertezza su futuro dipendenti. Amministrazione D’Alò assente. La politica faccia il suo
L’eccezionalità della situazione generata dalla pandemia ha di fatto anticipato lo scenario di estrema difficoltà in cui versa la commessa sulla fusoliera del 787 che all’inizio era impegnata su 14 serie al mese.
La leggerezza con la quale si sta gestendo questa crisi da parte delle istituzioni locali, Comune di Grottaglie su tutti, lascia basiti e desta fortissime preoccupazioni.
Leonardo è una grande realtà con lo Stato come forte investitore e lo Stato deve esser al suo fianco proprio in questi momenti di crisi. I nostri rappresentanti politici hanno il dovere di rappresentare il territorio prendendo una posizione netta sulla vicenda.
Lo Stabilimento di Grottaglie è nato per mezzo anche del sostegno dei fondi Regionali e l’azienda deve dare conto all’ente e ai contribuenti. Invece ciò che registriamo è una totale assenza di interesse da parte dell’Amministrazione D’Alò e della Regione Puglia guidata da Emiliano. Negli scorsi anni si è registrata la perdita di centinaia di posti di lavoro nell’indotto, sempre nel silenzio delle istituzioni e di chi le rappresentava. Questo è il grido d’allarme lanciato dai sindacati.
La suddivisione che vede al nord il comparto militare, in attivo, e al centro sud quello sulle aerostrutture, in passivo, amplifica le già forti preoccupazioni.
Il 17 dicembre la Delegazione Trattante, il Coordinamento della Divisione Aerostrutture, le Segreterie nazionali di FIM FIOM UILM e Leonardo hanno definito l’accordo che ha consentito di affrontare le insaturazioni produttive per l’anno 2021 della Divisione Aerostrutture e di Fata Logistic System legate agli effetti sul mercato aeronautico civile causate dalla pandemia globale.
Nella definizione dell’intesa è stata messa al centro la consapevolezza reciproca della fondamentale importanza che ricopre la divisione aerostrutture per Leonardo sia dal punto di vista occupazionale che tecnologico.
Il sito di Grottaglie ha come obiettivo il rilancio e la tutela del perimetro occupazionale attraverso la ricerca di nuove opportunità su mercati adiacenti, diversificare l’attività dello stabilimento, attraverso l’industrializzazione di nuovi materiali per utilizzo in condizioni estreme al fine di diversificare il portafoglio prodotti e l’allocazione di parte della produzione di un componente primario complesso ed innovativo di un Programma Europeo nel campo della Difesa (Euro Male), al fine di superare la mono-committenza dello stabilimento.
Fino ad ora le ferie solidali hanno scongiurato la cassa integrazione. Ma ormai sembra non esserci più altra strada.
Noi evidenzieremo nelle sedi opportune la centralità della nostra Comunità come soggetto beneficiario di eventuali ricadute occupazionali e agevoleremo l’armonizzazione dei nuovi insediamenti con l’assetto imprenditoriale già esistente a livello locale, provinciale e regionale. Forniremo assistenza e collaborazione sia alle imprese dei vari settori produttivi e/o dei servizi e della logistica integrata che a quelle già esistenti che intendono ampliare e potenziare il loro business nel “Comparto Aerospazio”. Il nostro sarà un approccio proattivo e professionale, in sintonia con i legittimi interessi delle aziende o dei Raggruppamenti di Aziende proponenti, che di volta in volta manifesteranno interesse a realizzare degli insediamenti produttivi, ed in armonia con il diritto/dovere di ogni amministrazione di tutelare l’ambiente ed il territorio, agevolando ovviamente gli investimenti eco-socio-sostenibili.
Vogliamo ritornare ad essere interlocutori seri, affidabili e qualificati del sistema industriale e produttivo del nostro territorio ed in particolar modo proprio dello Stabilimento produttivo Leonardo, vera e autentica eccellenza di livello internazionale, oggi in difficoltà.
