Elezioni comunali3 e 4 ottobre aGrottaglie. Mario Bonfrate assessore al Bilancio uscente racconta il suo quinquennio relativo all’agricoltura e ai Tributi
SPAZIO ELETTORALE AUTOGESTITO*
Sono stati 5 anni molto intensi e il mio lavoro da Amministratore mi ha permesso di imparare tanto. Ho capito il funzionamento della macchina amministrativa, ho imparato a confrontarmi con i diversi livelli istituzionali, ho studiato ma ho anche sbagliato.
Così esordisce Mario Bonfrate, Assessore uscente con Deleghe alle Attività produttive (Agricoltura, Commercio, Industria, Fiere e Mercati, Trasporti Locali), Servizi Finanziari (Bilancio e Tributi), Patrimonio, Turismo e Marketing Territoriale, Fondi Comunitari e Spending Review
“La cosa più importante che ho appreso, – scrive – sono i limiti che gli Enti locali hanno in alcuni settori, quali l’agricoltura e l’imposizione fiscale.
La nostra Città vive di agricoltura, ma le competenze di un Comune nel sostenere il comparto sono demandate alla Regione. L’Ufficio agricoltura del nostro ente, oltre ad avere poche competenze, ha anche poche risorse economiche. L’Ufficio gestisce l’Uma ( la gestione del gasolio per le imprese agricole), i documenti di trasporto per l’uva da vino, la gestione dei produttori propri che sono nelle nostre piazze mercato.
Negli anni siamo stati sempre presenti nelle riunioni in Prefettura sulla Xylella, sulla prevenzione incendi, siamo andati dal commissario del Consorzio di bonifica di Stornara e Tara per sottolineare l’assurdità di un prelievo forzoso a cui non seguiva nessun impegno nelle bonifiche.
Nel 2019 abbiamo organizzato una Festa dell’Uva, non nel vecchio modo di vedere, ma al fine di informare su come il modo viticolo stesse cambiando e che le prospettive necessitavano una maggiore formazione degli addetti sulle varietà e sulla logistica, e fu proprio a seguito di quell’evento che nacque un corso di formazione, nell’Its Logistica, di cui siamo soci fondatori, sull’internazionalizzazione e sulla logistica.
L’INAIL scelse Grottaglie come sede per informare sui tanti finanziamenti per il settore, per il rinnovamento delle macchine agricole, la Provincia di Taranto storicamente non sfrutta adeguatamente tali risorse.
Nel 2018 facemmo un incontro sulla gestione dei rifiuti agricoli ma abbiamo parlato anche di Organizzazioni di Produttori attraverso alcuni casi di successo.
Questo piccolo elenco è necessario perché sono accusato di essere assente dal comparto solo perché non ho origini contadine, ma posso assicurare che l’attenzione è sempre stata massima, dimostrazione è la rapidità con cui siamo intervenuti, sempre, facendoci portavoce nelle sedi competenti, delle calamità che nel corso degli anni hanno colpito la nostra comunità.
Una questione molto delicata che ho affrontato in prima persona in questi anni è la situazione dei comparti C.
Situazione normativa
Il presupposto per l’applicazione dell’IMU (Imposta Municipale Unica) è il medesimo di quello previsto per l’applicazione dell’ICI, e cioè il possesso (a vario titolo) di: fabbricati (ovvero le unità immobiliari iscritte o che devono essere iscritte nel catasto edilizio urbano, comprese le relative pertinenze).
Per area fabbricabile si intende l’area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi in vigore
La legge che istituisce l’Ici è il Decreto Legislativo n.504 del 30 dicembre 1992 quindi molto prima dell’amministrazione D’alò.
Lo stesso piano regolatore vigente (fine anni 80’) è molto antecedente all’Amministrazione attuale.
I terreni ricadenti nei comparti sono inedificabili perché affinché si possa costruire è necessario un accordo tra tutti i proprietari di ogni singolo comparto ma la numerosità degli stessi impedisce l’accordo stesso.
Storia attuale
Nell’autunno del 2016 la Corte dei Conti sollecita il Comune di Grottaglie poiché l’ente era sprovvisto da tempo di un soggetto riscossore e, dopo una gara d’appalto, nel novembre 2017 c’è l’affidamento alla RTI con copofila la SOGET spa.
Nel dicembre 2017 la SOGET comincia ad inviare gli avvisi di pagamento sull’IMU non versata per l’anno 2012 ( 5 anni è il termine massimo per richiedere il pagamento di un tributo).
Tra i riceventi degli avvisi di accertamento ci sono i proprietari dei terreni ricadenti nei comparti e contestano gli stessi avvisi sollevando diverse obiezioni, tra le quali la valutazione dei terreni.
Da subito l’Amministrazione incontra più volte i cittadini proprietari, ed in alcuni di questi incontri viene tirata fuori una perizia commissionata dal Comune di Grottaglie nel 2012 all’Agenzia delle Entrate per una valutazione degli stessi terreni ricadenti nei comparti.
Questione perizia
Il documento rilevava dei valori più bassi rispetto ai valori individuati dall’ente, ma soprattutto lo stesso poteva essere approvato dal Consiglio comunale in modo da utilizzare gli stessi valori nelle dichiarazioni IMU ma ciò non avvenne e si mantennero le stesse valutazioni che il consiglio approvò con delibera del 2002.
Nel frattempo la valutazione da parte dell’Agenzia, chiesta da un componente dell’esecutivo Alabrese, non convinceva lo stesso Sindaco che volle chiedere, nel 2015, all’allora dirigente dell’ufficio tecnico una riscontro su tale perizia. Il funzionario, con un documento protocollato ed agli atti, nella sua risposta sottolineò l’incongruità dei valori e tutto rimase così come è ora.
Un particolare di non poco conto è che la perizia dell’Agenzia delle Entrate era un documento interno e non doveva uscire dagli uffici comunali, ma lo stesso Assessore che la volle ( un tecnico interessato ) l’ha utilizzata per fini personali ed utilizzata nei ricorsi, legittimi, contro gli avvisi di accertamento del Comune di Grottaglie.
Questione CTU
L’amministrazione D’alò nel 2018 voleva capire quale fosse il reale valore e chiese al Tribunale di nominare un CTU ( un tecnico nominato dal tribunale ) per un’altra valutazione avendo due documenti, uno interno ed uno esterno (Agenzia delle Entrate) con valori nettamente discordanti.
L’esito di tale giudizio ha confermato i valori dell’ente ( se non aumentandoli in alcuni casi)
Questione tributi
L’Amministrazione, nel frattempo, ha capito le difficoltà delle famiglie proprietarie dei terreni e dal 2018 ha ridotto del 40 % il valore venale dei terreni ricadenti nei comparti.
Per legge è previsto che il contribuente possa citare in giudizio l’Amministrazione che a sua volta è costretta a costituirsi per evitare di essere accusata di danno erariale ( che ricadrebbe sulla parte politica).
Una doverosa precisazione, l’ammontare delle imposte che il Comune ricava dall’Imu sui terreni ricadenti nei Comparti C, rappresenta, al netto della riduzione del valore applicata, intorno al 4,5%, in soldoni circa € 200.000 su € 4.500.000.
Questione ricorsi.
Al momento sono diverse le cause in corso ma nessun causa è stata mai intentata all’Agenzia delle Entrate. Un primo aspetto è che non siamo sempre soccombenti ma dipende soprattutto dai Giudici della commissione tributaria prima provinciale e poi regionale. Un ricorso di due contribuenti dello stesso comparto x, discusso da due giudici differenti ha portato ad esiti differenti in primo grado. Il secondo aspetto riguarda l’obbligo da parte dell’ente di costituirsi in giudizio in caso di ricorso del contribuente.
Scenari
Il pagamento dell’Imu sulle aree edificabili è una questione nazionale, non solo di Grottaglie ed una soluzione paventata ai rappresentanti è la retrocessione dei terreni ad agricoli ma questa proposta è stata bocciata.
La retrocessione è una soluzione per aiutare coloro che non possono pagare ma sicuramente danneggerebbe coloro che hanno pagato regolarmente, e sono tanti, le imposte sui terreni ricadenti nei comparti C.
Abbiamo approvato in consiglio comunale i criteri per la creazione dei sub comparti per permettere la chiusura di accordi con un numero minore di proprietari.”
Nota. Le azioni delle Amministrazioni, anche quelle transattive, non possono essere retroattive perché i bilanci approvati precedentemente avevano inserito dei valori al 100%.

*Spazio elettorale autogestito messo a disposizione gratuitamente in osservazione della legge sulla par condicio