Maria Santoro candidato Sindaco su questione crisi Leonardo
La profonda crisi che sta investendo Leonardo non può e non deve diventare oggetto di passerella politica: quest’oggi a far scena e sostenere il sindaco D’Alò è venuto a Grottaglie il presidente Emiliano, che invece di dar risposte nelle sedi opportune ha dispensato promesse da campagna elettorale rinviando la discussione vera a data e luogo da destinarsi.
Emiliano e D’Alò sono i massimi rappresentanti delle due istituzioni che dovrebbero interrogare lo Stato e l’azienda Leonardo per avere risposte concrete sia sullo scenario attuale, quello che sta generando paura e angoscia nei circa 1300 dipendenti dello stabilimento di Grottaglie, sia sullo scenario sul futuro prossimo che deve garantire una definita e solida alternativa alla mono commessa Boeing.
Siamo vicini ai lavoratori dell’ex Alenia, il sito di Grottaglie ha come obiettivo il rilancio e la tutela del perimetro occupazionale attraverso la ricerca di nuove opportunità su altri mercati, diversificando l’attività dello stabilimento, attraverso l’industrializzazione di nuovi materiali per utilizzo in condizioni estreme al fine di diversificare il portafoglio prodotti e l’allocazione di parte della produzione di un componente primario complesso ed innovativo di un Programma Europeo nel campo della Difesa (Euro Male), al fine di superare la mono-committenza dello stabilimento.
Quest’oggi una nostra rappresentanza ha voluto esser presente a sostegno del sit-in. La nostra però non è stata passerella elettorale, ma sostegno e interesse da parte di un candidato sindaco, Maria Santoro, che ha posto questa questione come punto cardine del programma elettorale.
“Siamo qui a dare sostegno ai circa 1300 lavoratori della Leonardo. A pochi metri da questo sit-in si sta svolgendo il Mediteranean Aerospace Matching e lo si sta facendo come se niente fosse, senza considerare quanto sia grave la crisi che sta colpendo l’azienda. E’ paradossale: mentre qui c’è chi protesta per far sentire le proprie incertezze a pochi metri si discute di voli pindarici.”
Dichiara Maria Santoro.
“Siamo qui senza bandiere, senza annunci, senza fare campagna elettorale. Siamo qui solo perché da candidata sindaco ho il dovere di interessarmi di questa vertenza, oggi non ho ruoli nelle istituzioni, sono un cittadino come gli altri e quello che posso fare è solo di interessarmi e porre attenzione a questa vicenda. Domani invece quando sarò sindaco sarà la prima delle questioni che dovremo risolvere.”
“Con molti lavoratori sono in stretto contatto e oggi ho detto loro che mettiamo a loro disposizione il nostro spazio per il comizio di venerdì 24 settembre. Senza bandiere, senza alcun nostro vessillo, possono utilizzarlo liberamente e in modo autonomo e informare la città, la comunità e i media su quanto sia grave la crisi in atto e quali sono le loro ragioni e prospettive. Un sindaco deve esser vicino sempre ai cittadini e bisogna farlo con i fatti non con le false promesse elettorali.”

